Cronaca

Il vescovo Antonio alla Socrem di Caravaggio per messa del Primo Maggio

“Il lavoro sia espressione delle dignità dei figli di Dio” queste le parole del vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, che ha celebrato l’annuale Messa diocesana del Primo Maggio presso la ditta Sorem di Caravaggio. Come evidenzia il sito della Diocesi la celebrazione, allietata dalle voci dei cantori della corale ‘Don Domenico Vecchi’, è iniziata poco dopo le 10. Sull’altare, accanto a monsignor Napolioni, il parroco di Caravaggio don Angelo Lanzeni ed il vicario zonale don Marco Leggio. Con loro anche una dozzina di altri sacerdoti. Fra i fedeli, i sindaci di Caravaggio Claudio Bolandrini e quelli di Mozzanica Pino Fossati, di Calvenzano Fabio Ferla e di Antegnate Andrea Lanzini oltre ad esponenti dei settori dell’imprenditoria e del credito del territorio.

A Lucia Remonti il compito di leggere il saluto iniziale al vescovo a nome della proprietà della Sorem. “La sua onorata presenza, Eccellenza – ha detto la Remonti – sia di stimolo per vivere con maggiore umanità una parte importante delle nostre vite, auspicando che tutte le realtà aziendali si impegnino a rendere più serena la vita dei lavoratori e delle loro famiglie cercando di dare sicurezza e continuità al lavoro”.

A nome della zona pastorale I don Mario Martinengo, parroco di Agnadello, ha rivolto un saluto ed un ringraziamento agli organizzatori e ai partecipanti a questa messa, rivolgendo poi un pensiero a coloro che sul posto di lavoro hanno perso la vita. La funzione si è conclusa con la preghiera comunitaria a San Giuseppe Lavoratore, invocato affinché mantenga “sempre viva in tutti noi una coscienza umana e cristiana, e possiamo così lavorare nel rispetto della creazione e della vita”. Dopo la benedizione, i pastori della chiesa evangelica  Sammy Tetteh (dipendente della Sorem) ed Austin Chiemeke hanno intonato due canti rendendo ancora più gioiosa l’atmosfera di questa mattinata.

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