Cronaca

Al Modena Play premio in memoria del cremonese Dossena

Dieci anni fa moriva Giampaolo Dossena, un grande intellettuale cremonese. Scrittore e giornalista, dotato di una cultura eclettica, sapeva unire lo studio di Dante e della letteratura italiana a quell’eterno spirito da fanciullo che ne ha fatto il più grande esperto internazionale del gioco. E a dieci anni dalla sua scomparsa, come omaggio al grande giornalista, è stato istituito un premio nazionale come riconoscimento a chi ha fatto del gioco un tratto distintivo e di elevata qualità della propria professione.

L’iniziativa porta la firma di Play-Festival del gioco e Libera Università del Gioco. Il premio Dossena vanta il patrocinio scientifico del Gruppo Promozione per la Ricerca sul Gioco dell’Università di Modena e Reggio Emilia e del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’università di Bologna e sarà consegnato venerdì 5 aprile in occasione di Play, il più grande evento italiano dedicato al gioco, in scena a Modena Fiere dal 5 al 7 aprile. La Giuria ha deciso per questa prima edizione dio assegnare l’ambito riconoscimento a Stefano Bartezzaghi, docente di “Teorie della creatività” allo Uilm e titolare di numerose rubriche giornalistiche, e a Nicla Iacovino, fondatrice e animatrice della rivista “Tangram”, punto di riferimento per i cultori del gioco.

Dossena, un grande cremonese che ha fatto scoprire all’Italia “Il diario del Biffi”, ha sempre avuto nella sua attività letteraria la grande intelligenza e sensibilità di umanizzare la cultura, anche quella più alta, rendendola accessibile e popolare. Ha iniziato la sua attività nell’editoria libraria con Sansoni, Feltrinelli, Rizzoli, Mondadori e Bompiani per poi passare al giornalismo con l’Espresso, L’Europeo, La Stampa, Repubblica e il Sole24ore. Nel 1999 ha pubblicato la monumentale Enciclopedia dei giochi per la Utet, rieditata nel 2010 da Mondadori. Da ricordare i numerosi libri tra cui i quattro volumi della “Storia confidenzialem della letteratura italiana”. Nell’autunno del 2005 ha donato i duemila volumi della sua raccolta tutta dedicata al gioco perchè potessero costituire un fondo speciale dedicato a questo tema.

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