Cronaca

C'è anche Cremona tra i 24 comuni capoluogo più digitalizzati d'Italia

C’è anche Cremona tra i 24 comuni capoluogo con un buon grado di maturità digitale. In generale, per trovare le migliori performance in tema di digitalizzazione, bisogna andare nelle città del Nordest e in quelle con più alta densità abitativa, anche se non mancano le sorprese anche in altre parti d’Italia (come Lecce e Verbania) e nessuna amministrazione riesce ad essere davvero eccellente, cioè a raggiungere il punteggio più alto in tutte le dimensioni prese in esame. Questo il quadro che emerge dall’Indagine sulla maturità digitale dei Comuni, la ricerca condotta da FPA in esclusiva per Dedagroup Public Services con l’obiettivo di misurare il grado di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana attraverso l’analisi di un campione di 107 comuni capoluogo.

L’indagine ha preso in esame le variabili relative a tre dimensioni: Digital Services, grado di accessibilità on line di 40 tipologie di servizi comunali; Digital PA, grado di integrazione delle piattaforme nazionali (SPID, PagoPA e ANPR) nei servizi comunali; Digital Openness, condivisione e apertura dei dati e attivazione degli strumenti di comunicazione con i cittadini. Su 107 comuni capoluogo considerati nella ricerca, 24 hanno raggiunto un buon grado di maturità digitale (oltre a Cremona, anche le lombarde Bergamo, Mantova, Milano e Pavia), 44 appartengono alla fascia intermedia e 39 invece sono in rilevante ritardo o esclusi dal processo . Lo studio, in ogni caso, non ha stabilito una graduatoria vera e propria, ma ha suddiviso, come visto, i comuni capoluogo nelle diverse fasce.

L’Indagine sostanzia il modello Ca.Re. di Dedagroup Public Services, modello frutto di una rielaborazione del DESI (Digital Economy & Society Index) rispetto agli obiettivi definiti della strategia nazionale sulla PA digitale (Agenda Digitale italiana, Strategia per la Crescita Digitale, Piano triennale per l’ICT) e di una sua contestualizzazione a livello locale. A presentare la ricerca durante il convevno ‘Verso una nuova generazione di servizi pubblici digitali. Next – una piattaforma per gli enti locali che realizzano il futuro’, è stato Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA: “Dalla ricerca emerge che la fascia intermedia è la più consistente e in una trentina di casi si tratta di amministrazioni che si collocano a livello intermedio in tutte e tre le dimensioni o in almeno due di esse. In altri 14 casi si tratta, invece, di amministrazioni (tra cui a esempio Torino e Napoli) che hanno raggiunto un livello elevato in una dimensione ma si collocano in quello basso in una o entrambe le altre. Ciò mette in luce il fatto che i processi di maturazione digitale possono procedere con velocità differenziate nei diversi ambiti e che si ottengono risultati maggiori quando i processi coinvolgono i diversi aspetti in modo tendenzialmente uniforme. E’ necessaria quindi l’adozione di un programma di trasformazione complessivo che connetta e valorizzi i singoli interventi”.

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