Cronaca

Sventa passaggio di droga in carcere tra padre e figlio “Sicurezza è libertà”: i premi

C’è chi ha gestito con professionalità situazioni difficili e rischiose, chi ha salvato delle vite, chi ha scoperto reati contro la pubblica amministrazione e frodi fiscali, e c’è anche chi, con il suo intuito, ha evitato che in carcere un padre riuscisse a consegnare al figlio detenuto della droga nascosta in una scarpa. Sono alcuni dei rappresentanti delle nostre forze dell’ordine che sono stati protagonisti della serata organizzata dal Lions Club Cremona Europea.

Ancora una volta il tema della sicurezza è stato al centro dell’incontro conviviale svoltosi alla cascina Moreni, Fondazione destinata a servizi alle famiglie e ai disabili. Anche quest’anno sono stati consegnati i riconoscimenti della quinta edizione del premio “Sicurezza è libertà”, premio ideato dal socio Lions Club Cremona Europea ed ex poliziotto Carmine Scotti. Alla serata, aperta dalla presidente del Club Clelia Salimbeni, hanno partecipato le autorità cittadine e i rappresentanti delle forze dell’ordine. Presenti anche il presidente del Distretto 108 I B 3 Giovanni Fasani e il presidente di zona Mirella Marussich.

“La convivenza tra sicurezza e libertà, i pilastri su cui poggia ogni società civile e democratica”, ha detto Carmine Scotti, “conferisce benessere e pace sociale. L’una è il presupposto dell’altra, ma la libertà non è un bene scontato: è un valore, un patrimonio individuale e collettivo da tutelare e preservare giorno per giorno”. “Oggi”, ha continuato il socio ideatore del premio, “tra i maggiori ostacoli al pieno sviluppo della persona umana c’è proprio la mancanza di sicurezza: il suo bisogno è crescente, e si moltiplica al venir meno delle altre certezze come il lavoro, la vivibilità delle città, la tutela della salute. L’incertezza del posto di lavoro, l’emarginazione e l’isolamento creano terreno fertile per la criminalità giovanile, per l’uso di droghe, per l’intolleranza etnica e religiosa”. “Sarebbe auspicabile”, ha detto Carmine Scotti, “poter pianificare il futuro dei giovani, così come il benessere degli anziani, consentire loro di vivere tranquillament,  senza timore di essere derubati nelle proprie case o di essere esposti a truffe, oggi purtroppo in decisa espansione, soprattutto nei confronti dei più deboli. Tanti, troppi, i fronti sui quali combattere: dalla lotta alla criminalità organizzata ai nuovi modelli di affiliazione transnazionale. Da reati tradizionali, come contrabbando, sfruttamento della prostituzione, estorsioni, traffico di stupefacenti, ai reati più moderni e sofisticati come l’immigrazione clandestina, l’edilizia, gli appalti, il traffico di rifiuti, le frodi comunitarie, anche il traffico di organi, fino a giungere ai gravissimi fatti di terrorismo internazionale che da qualche anno seminano dolore e sangue nelle maggiori capitali europee, alimentando un pericolosissimo senso di insicurezza e di diffidenza dei cittadini verso il ‘diverso'”. “In Italia”, ha continuato Scotti, “non si sono finora verificati fatti analoghi, e non è pura casualità o fortunata coincidenza. E’ grazie all’affidabilità dei nostri sistemi di intelligence, forgiati in tanti anni di lotta al terrorismo e alle mafie e reputati tra i più efficaci al mondo. Possiamo infatti vantare straordinari risultati investigativi che hanno anche portato all’individuazione e all’arresto di soggetti appartenenti a cellule che progettavano atti terroristici. Contro costoro vanno applicate le giuste contromisure previste dalle leggi. ‘Una nazione’, scriveva Beccaria, ‘è tanto più libera quanto più giuste sono le pene'”. E Scotti ha aggiunto: “Quanto più certa e indifferibile sia l’esecuzione della pena irrogata. A che vale infliggere pene esemplari che mai verranno scontate, o, nel migliore dei casi, troppo tempo dopo i fatti che le hanno determinate?”.

Un grazie, dunque, alle forze dell’ordine che con il loro incessante lavoro “ci permettono di vivere con maggiore tranquillità e sicurezza per il fatto di essere, pur con penuria di organici, mezzi e risorse, primo e concreto baluardo per la libertà degli individui e garanzia di sicurezza contro ogni offensiva”.

I premiati

Pierpaolo Zara, sovrintendente della Questura di Cremona, e Leonardo Cimino, agente scelto della Questura di Cremona

Per aver gestito con professionalità l’aggressione subita dagli stessi poliziotti da parte di un nigeriano poi arrestato per tentato omicidio. L’uomo aveva accoltellato uno dei due agenti, cercando di gettarlo dalla tromba delle scale. Esemplare il comportamento dei due poliziotti  che erano riusciti ad eseguire l’arresto con un ‘elevato livello di capacità operativa nonostante i gravi rischi per la propria incolumità’. 

La Stazione dei carabinieri di Vailate

Per aver rintracciato e disarmato un uomo affetto da turbe psichiche che si era allontanato dalla propria abitazione brandendo un grosso coltello da cucina, evitando che facesse del male ad altre persone o a se stesso

Salvatore Ciccolella, maresciallo aiutante della guardia di finanza di Cremona

Per le sue capacità nell’affrontare una complessa indagine finalizzata al contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e al contrasto di una vasta frode fiscale attuata nel settore del commercio transnazionale di autoveicoli

Marco Alessandro D’Avola, sovrintendente della polizia penitenziaria di Cremona

Per la sua ‘acutezza e prontezza’ di intervento per aver scoperto nell’antibagno del carcere il padre di un detenuto che, notata la presenza dei cani antidroga, stava cercando di disfarsi di un piccolo involucro di plastica contenente stupefacente nascosto in una scarpa. La droga era destinata al figlio recluso

Michele Bassani, capo squadra esperto del comando dei vigili del fuoco di Cremona

Per aver manifestato ‘un’assoluta preparazione e dedizione al dovere’ nell’aver estratto dai loro mezzi i conducenti delle auto coinvolte in un gravissimo incidente, riuscendo a liberarli coscienti e in modo da non creare potenziali situazioni di pericolo

Marco Rizzi, assistente scelto della polizia locale della Provincia di Cremona

Per aver fornito ‘fattiva collaborazione’ presso l’ufficio corpi di reato a seguito di una specifica richiesta da parte del tribunale e per aver ‘meritatamente gestito’ la preparazione dei reperti armi-munizioni da ‘coferire alle competenti autorità militari’.

Giorgio Catapane, commissario della polizia locale del Comune di Cremona

‘Per la professionalità, dedizione e senso di responsabilità’ nell’interpretare il suo ruolo di coordinamento e gestione dell’attività di contrasto all’abusivismo commerciale, alla contraffazione e alle illegalità in genere nel mondo del commercio e dei pubblici esercizi al fine di tutelare i diritti dei cittadini consumatori e per la costante attività di formazione del personale di tutta la provincia di Cremona

I destinatari del riconoscimento sono stati premiati dai rispettivi comandanti (il questore Carla Melloni, il colonnello dei carabinieri Marco Piccoli, il colonnello della finanza Cesare Maragoni, il direttore del carcere Rossella Padula, l’ispettore dei vigili del fuoco Davide Regonati, il comadante della provinciale Mauro Barborini e il comandante della municipale Pierluigi Sforza).

Sara Pizzorni

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