Cultura

Cremona raccontata agli intellettuali irlandesi dai dipinti della scrittrice Gregory

Continua l’opera di ricerca del ricercatore cremonese Marco Bragazzi che ha scovato dei documenti e soprattutto dei dipinti della scrittrice irlandese Augusta Gregory che, in questo modo, ha potuto raccontare Cremona e le sue bellezze ai connazionali, tra cui premio Nobel per la letteratura William Butler Yeats.

di Marco Bragazzi

Doveva essere una luminosa giornata primaverile il 14 aprile del 1889 a Cremona. Una giornata limpida, con un sole che lasciva trasparire i colori e le forme di piazza del Duomo e delle altre bellezze architettoniche in città. Le nuvole quasi trasparenti si rincorrevano di fretta senza far presagire pioggia così come, in mezzo alla piazza, una signora con una lunga gonna spingeva un carretto vuoto da qualche parte verso le strette vie del centro cittadino. Sul lato della piazza, vicino alla Loggia dei Militi, una signora sta dipingendo su una tela i profili del Duomo e del Torrazzo, colpita dalle forme e dai colori che si intersecano con il battistero. La signora è una turista irlandese, una turista come i tanti visitatori o cittadini che prima e dopo di lei rivolgeranno lo sguardo a quelle forme e a quei colori attratti da una piazza forte di profili quasi introvabili nel resto d’Italia. Il tocco sulla tela della signora irlandese è dolce, delicato come la tiepida giornata d’aprile che alterna un sole non più timido al passaggio veloce di nuvole quasi inseguite nel ritmo dal passo rapido di una signora con il carretto. Sulla tela i colori profondi raccontano la bellezza intrinseca di una piazza che ha attraversato secoli e che si staglia ancora in tutto il suo splendore, ben consapevole di poter lasciare un perenne ricordo a tutti coloro che, nella loro vita, hanno avuto al possibilità di osservarla anche solo per poche ore. I particolari architettonici del Duomo sembrano studiati per accordare e compiacere lo sguardo della brillante giornata di primavera, piccoli particolari che, anche per un cittadino cremonese, spesso appaiono nuovi e tutti da scoprire.

La turista sta dedicando un tributo personale alla città del Torrazzo, un tributo che poi descriverà, una volta tornata in Irlanda, a quel gruppo di persone che avranno sentito spesso parlare di Cremona ma che, complice il tempo, il denaro o gli impegni non riusciranno a visitare. La solitaria viaggiatrice non descriverà le millenarie viuzze strette intorno alla Cattedrale o la maestosità del Torrazzo ma tramite tempere e colori racconterà il suo personale ringraziamento alla città di Cremona lasciando sulla tela la sua privata relazione emozionale con la magnificenza di una città che le aveva tolto le parole. I dipinti sono la forma di espressione meno talentuosa per quella turista, in realtà Augusta Gregory è una delle più grandi scrittrici irlandesi di sempre la quale, lavorando insieme per decenni al futuro premio Nobel per la letteratura William Butler Yeats, rivoluzionerà il mondo del teatro con i suoi scritti e le sue opere. Il gruppo di persone a lei vicinissimo, Yeats compreso, darà origine a fine ‘800 sia all’Irish Literary Theatre così come al famosissimo Abbey Theatre divenendo, a tutti gli effetti, una delle figure più importanti del cosiddetto ‘Rinascimento irlandese’, forte di alcuni tra gli scrittori più famosi al mondo a cavallo tra la fine del’800 e l’inizio del ‘900. Tra lei e Yeats il legame fu sempre fortissimo, unico e condiviso, così come per il futuro premio Nobel la città di Cremona aveva avuto l’onore di dare i natali ad uno degli scrittori amati dal poeta, Gherardo da Cremona oltre ad aver ospitato come vescovo un altro grande saggista, Liutprando da Cremona. Augusta Gregory, tornata in Irlanda, avrà raccontato quella Cremona che lei ha fatto vivere in un paio di dipinti invece che tra le strofe di un’opera teatrale.

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