Cronaca

Video su Instagram dopo la rissa alla stazione dei pullman: scatta l'obbligo di firma

Dopo la rissa avvenuta lo scorso 22 febbraio nel piazzale dei pullman di via Dante, spunta anche un video girato su Instagram in cui tre dei partecipanti si vantavano di aver preso parte all’evento. E’ così scattata per loro la misura cautelare dell’obbligo di presentazione per due volte al giorno, in relazione al reato di rissa aggravata per tre ragazzi nati in India: S.A., classe 1994 e residente a Camairago (Lodi), S.S., classe 2000 e residente a Cortemaggiore (Piacenza) e B.K., classe 1999 e residente in Germania, sebbene di fatto domiciliato a Bertonico (Lodi). L’indagine è stata svolta dai Carabinieri della Compagnia di Cremona agli ordini del Maggiore Rocco Papaleo insieme ai Militari delle stazioni competenti territorialmente.

Nello specifico, i tre sono risultati gli autori di un video in diretta su Instagram con nickname riconducibili ad uno degli indagati, in cui i tre soggetti, già fermati nel corso della rissa, nei giorni successivi ai fatti del 22 febbraio si vantavano in lingua punjabi di aver preso parte alla stessa, di aver picchiato dei ragazzi davanti alla Caserma dei  Carabinieri, schernendo altresì le Forze di Polizia in generale ed annunciando di volersi vendicare per i loro amici arrestati, senza alcun timore per le eventuali ripercussioni giudiziarie. Nel corso del video i tre giovani dopo essersi vantati definendosi ‘delinquenti’ minacciavano di essere in possesso di una pistola che avrebbero potuto utilizzare. I Carabinieri dopo aver identificato i giovani e aver individuato le rispettive abitazioni hanno dato luogo a delle perquisizioni che hanno permesso di trovare presso l’abitazione di S.A. una replica fedele della pistola semiautomatica modello 92/98 Beretta, comprensiva di caricatore a salve e priva del previsto tappo rosso. All’interno di un’autovettura BMW nelle sue disponibilità, invece è stata ritrovata una munizione a salve, a dimostrazione del fatto che il medesimo effettivamente era solito circolare con predetta pistola.

Il GIP di Cremona per l’emissione della misura cautelare, ha evidenziato in primo luogo le modalità della condotta perpetrata dagli indagati che per risolvere questioni di poco conto hanno ritenuto necessario darsi apposito appuntamento con il chiaro proposito di farsi giustizia da sé, peraltro in luogo che, anche in ragione dell’orario è abitualmente frequentato da studenti di varie età anch’essi in tal modo messi in una situazione di pericolo. Modalità che hanno indotto a ritenere che l’azione non sia stata affatto occasionale, ma pianificata e che gli stessi non abbiano freni inibitori ai propri istinti e poter quindi commettere ulteriori azioni aggressivi, peraltro esplicitamente minacciati nel video. Video in cui viene messa in risalto l’indole particolarmente aggressiva ed oltremodo spavalda, laddove i tre giovani si fanno scherzo delle Forze dell’Ordine dimostrando così di non riconoscerne minimamente l’autorità.

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