Cronaca

Caso 'Vero', la Cassazione ha deciso: il processo a Formigoni e Mariani resta a Cremona

La Cassazione si è pronunciata: il processo riguardante il presunto giro di tangenti nella sanità che vede tra gli imputati l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni e l’ex direttore generale dell’ospedale di Cremona Simona Mariani resta a Cremona. La Suprema Corte ha quindi dato torto al collegio dei giudici di Cremona (presidente Maria Stella Leone con a latere i colleghi Francesco Beraglia e Chiara Tagliaferri) che riteneva i reati commessi a Milano e Cremona di pari gravità, diversamente dai giudici di Milano che avevano spostato il processo a Cremona in quanto proprio nella città del Torrazzo si sarebbe consumato il reato più grave.

Roberto Formigoni, attualmente detenuto a Bollate in seguito alla sentenza definitiva sul caso Maugeri, e Simona Mariani, sono accusati di corruzione e turbativa d’asta. Secondo la procura, l’ex governatore avrebbe ottenuto dall’ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi utilità per un totale di 447mila euro per garantire un “trattamento preferenziale” alla Hermex Italia dell’imprenditore Giuseppe Lo Presti nelle gare per la fornitura “dell’apparecchiatura diagnostica acceleratore lineare ‘Vero’” in alcuni ospedali, in particolare per quello di Cremona, adoperandosi nel 2012 per sbloccare stanziamenti regionali. Guarischi è già stato condannato in via definitiva a 5 anni come presunto collettore delle mazzette. L’ex dg Mariani, da parte sua, avrebbe ricevuto da Lo Presti un orologio Bulgari da 1.770 euro nel dicembre 2011 e un braccialetto di diamanti da 4.000 euro nel dicembre 2012 in cambio di un trattamento preferenziale nei confronti della sua azienda. A processo c’è anche l’ex direttore generale dell’assessorato alla Sanità Carlo Lucchina che è invece accusato di aver esercitato pressioni per far acquistare ‘Vero’ dall’Istituto dei Tumori, acquisto poi non andato in porto.

Ora, in seguito alla decisione della Cassazione, il processo a Cremona va avanti. La prossima udienza, già fissata nella data del 2 aprile, saranno sentiti i primi due testi e sarà disposta la traduzione del detenuto Formigoni per dargli modo di assistere al processo.

Sara Pizzorni

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