Ambiente

Pums: previsto ampliamento della Ztl e una conferma: 'Non servono nuove strade'

Ridurre il numero di veicoli a motore che circolano ed entrano  in città, è questo l’obiettivo principale che si prefigge il Pums, arrivato alla fase della Vas (Valutazione di impatto ambientale). E infatti, viene prospettato tra le azioni future  l’ampliamento della zona a traffico limitato in due assi cittadini, estendendola in corso Vittorio Emanuele da piazza Stradivari fino a via Ala Ponzone e introducendola in corso Garibaldi da via Villa Glori a via dei Mille.

Nei capitoli che compongono lo studio commissionato dal Comune alle società Redas-Tema, viene detto espressamente che occorre lavorare per “un significativo ridimensionamento della motorizzazione privata (dal 53% al 30%)”, obiettivo che si potrà raggiungere essenzialmente in due modi”: “La revisione dell’attuale servizio di trasporto pubblico, sostenuto anche da specifiche politiche di gestione della domanda tese a modificare le abitudini di mobilità e a orientarle all’utilizzo dei mezzi pubblici; un diffuso (sul territorio) e diversificato mix di interventi e azioni che rendono più sicura, ciclabile e pedonale la città, fluidificano la circolazione, redistribuiscono sulla rete viaria le correnti di traffico utilizzando la capacità residua, soprattutto sugli assi dove maggiori sono i margini di assorbimento (per esempio sulla Tangenziale esterna)”.

NUOVE STRADE? NON SERVONO – Il documento riprende concetti cari all’amministrazione Galimberti, come quello che non servono nuove infrastrutture stradali (si pensi alla polemica sulla cancellazione della Strada sud dal Pgt): “L’opzione preferenziale del Piano non è dunque la programmazione di alcune più o meno grandi opere infrastrutturali (la cui realizzazione è soggetta alla precaria e incerta disponibilità di risorse economiche), quanto piuttosto la scelta del trasporto pubblico (da rivedere radicalmente per sollevarlo dall’attuale situazione di stallo) e la definizione di un diffuso e integrato sistema di interventi che riguardano tutto il territorio: dal Centro Storico, ai quartieri periferici e semiperiferici, alle frazioni”.

Il ‘comparto Sud’ che ha creato tante tensioni politiche nei mesi scorsi, “dovrà essere alleggerito – si legge ancora nel Pums –  dal traffico di attraversamento dando seguito al progetto preliminare di riqualificazione, riorganizzazione e razionalizzazione degli spazi stradali di via Del Giordano con la riorganizzazione e aumento dell’offerta della sosta, la riorganizzazione funzionale e/o geometrica delle intersezioni, traffic calming e semaforizzazione intelligente, e dando continuità rispetto ai percorsi ciclabili esistenti”.

Viene inoltre indicato, come azione indispensabile, la “riqualificazione di Via Dante, in prima battuta con il progetto finanziato con il Patto Lombardia migliorando la sicurezza della circolazione e l’accessibilità alla stazione ferroviaria, e poi completare il tratto da Porta Venezia fino alla stazione”, oltre a “completare la messa in sicurezza del sistema tangenziale e del ring urbano”.

CAPACITA’ RESIDUA DELLE STRADE CITTADINE PARI AL 25% – Secondo i dati di monitoraggio traffico condotti dai tecnici in questi anni la rete stradale cittadina è ampiamente sufficiente alle esigenze di traffico, nonostante venga riconosciuta la presenza “di fenomeni locali di accodamenti e ritardi tipici della mobilità nei contesti urbani”. Ma “la rete stradale presenta su gran parte delle sezioni monitorate una capacità residua ancora consistente: come evidenziato dalle simulazioni modellistiche specificatamente condotte, il rapporto tra il flusso di traffico dell’ora di punta e la capacità teorica della strada (pari a 1 quando il traffico è uguale alla capacità della strada) presenta valori inferiori a 0,75 sulla quasi totalità degli archi stradali (che corrisponde ad una capacità residua pari almeno al 25%)”.

Guardando nel dettaglio, la tangenziale è l’infrastruttura stradale gravata dai più alti flussi di traffico con punte comprese tra 40.000 e 45.000 veicoli/giorno nelle tratte tra la ex SS 415 e la SS4 5bis e tra 35.000 e 40.000 veicoli/giorno nelle tratte comprese tra la SS4 5bis e la SP 10. Le principali arterie di penetrazione al capoluogo sono la SP 10 (lato est), la ex SS 415, la SP 10 (lato ovest) ed il casello autostradale della A21 (flussi di traffico giornalieri pari rispettivamente a 27.000 veicoli/giorno, 24.000 veicoli/giorno, 19.000 veicoli/giorno e 18.000 veicoli/giorno.

A ridosso del centro storico, ovvero il ring costituito dall’asse viario via Massarotti/via del Giordano/via Novelli/via Ghisleri/SP 234/via Trento e Trieste, circolano tra i 15.000 ed i 22.500 veicoli al giorno, su quasi tutta la sua estensione. I principali assi di accesso al centro città sono  via Bergamo (nella parte più a ridosso del centro storico, 18.000 veicoli/giorno), via Mantova e via Giuseppina, entrambe con circa 16.000 veicoli/giorno. g.biagi

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