Cronaca

Giusti di Israele, a Spazio Comune la conferenza di Sante Maletta

Il 2 Febbraio, presso i locali di Spazio Comune, si è tenuto l’incontro su ‘I giusti d’Israele’ tenuto dal professor Sante Maletta, docente di Filosofia Politica all’Università di Bergamo, ed organizzato dal Comitato di Quartiere 10-Po. Il Presidente del Comitato di Quartiere 10-Po, Matteo Tomasoni, dopo aver ringraziato Maletta per la disponibilità, ha posto l’accento sull’importanza di organizzare eventi culturali rivolti ai cittadini di tutte le fasce d’età. Sulla promozione di momenti culturali da parte dei comitati di quartiere si è soffermato anche il consigliere Luca Burgazzi, presidente della Commissione cultura del Comune. Nel suo intervento introduttivo, portando i saluti dell’Amministrazione Comunale, ha rimarcato “l’impellente necessità di riflettere e commemorare le vittime, insieme a coloro, i Giusti, che si prodigarono per salvare ed accudire le persone perseguitate, educandosi ed educando le nuove generazioni alla strenua ricerca del bene e del senso di umanità”.

Dopo l’introduzione a cura del consigliere del comitato e moderatore dell’incontro, Stefano Bocci, Maletta si è concentrato sul “fondamentale operato umano e storico” dei cosiddetti ‘Giusti d’Israele’, cioè tutte quelle persone che, nella quotidianità della loro vita, si impegnarono per sottrarre alle persecuzioni naziste gli ebrei altrimenti destinati ai campi di sterminio, mettendo a forte repentaglio non solo la propria vita – talvolta perdendola -, ma anche quella dei propri cari ed il proprio posto di lavoro. Maletta, dopo aver effettuato alcune considerazioni di carattere storico-filosofico, è passato ad illustrare brevemente l’edificazione del ‘Giardino dei Giusti (Yad Vashem)’ a Gerusalemme, l’istituzione della commissione per la ricerca e la nomina dei Giusti, nonché le vicissitudini di alcuni di questi, tra i quali gli organizzatori desiderano menzionare Giovanni Palatucci – al quale è dedicato il piazzale antistante la stazione ferroviaria di Cremona -, Odoardo Focherini con Don Dante Sala, Carlo Angela, Giorgio Perlasca, Moshe Bejski ed altri ancora. “E’ bene ricordare che tutte queste persone, per lo più rimaste anonime – ha concluso – agirono nella più naturale spontaneità, senza alcuna premeditazione e preconcetto, lasciandosi guidare dal senso di fraternità, di amore e di profonda umanità. Mi rivolgo e vi rivolgo questa domanda: come ci saremmo comportati, noi tutti, in tali circostanze?”

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