Cronaca

Barista esperta di arti marziali finisce dietro le sbarre per resistenza ai carabinieri

E’ finita nel carcere femminile del Verziano a Brescia, la barista 35enne di Soresina che il 16 giugno aveva  reagito violentemente all’intervento dei carabinieri che cercavano di riportare all’ordine un gruppo di persone che stavano festeggiando ad altissimo volume un compleanno nel bel mezzo della notte. Erano stati i vicini di casa ad allertare le forze dell’ordine in quanto urla e schiamazzi si stavano protraendo ben oltre la mezzanotte. Intervenuti sul posto, in via Montenero, i militari si trovavano davanti il gruppo di giovani e procedevano all’identificazione. Una di loro, F.A. di origini marocchine, in evidente stato di alterazione per alcool, si opponeva con forza gridando che i carabinieri volevano “rovinare la festa” e addirittura sdraiandosi nel mezzo della strada.

Nel tentativo di allontanarla dal centro della strada, i due militari venivano aggrediti con testate al volto e morsi: la donna, peraltro, in precedenti occasioni in cui i militari erano dovuti intervenire in paese per episodi in cui era rimasta coinvolta, pur senza conseguenze, aveva riferito di essere esperta di taekowondo. Entrambi riportavano lievi lesioni e la donna, bloccata, veniva arrestata in flagranza. Successivamente a dicembre, era arrivata la sentenza di colpevolezza per i  reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate, con condanna a 11 mesi e 29 giorni di reclusione.

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