Cronaca

Reati fiscali in aumento, ma salgono anche gli indagati e le somme sequestrate

Il procuratore Pellicano

Sono nettamente aumentati a Cremona e provincia i reati fiscali: nel 2018 sono stati avviati 92 procedimenti contro gli 83 dell’anno precedente. Se però è aumentato il numero di procedimenti, è aumentato anche quello relativo agli indagati: 105 nel 2017 contro i 186 dell’anno successivo. La procura ha ottenuto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di somme o beni per 3 milioni e 256 mila euro su un totale di quasi 10 milioni di importo evaso accertato. Un dato importante, per il procuratore Roberto Pellicano, che ha comunicato che dall’anno scorso si è cominciato ad applicare con un criterio di automatismo la sanzione della confisca per equivalente della somma evasa in materia fiscale relativamente ai reati che vanno dalle fatture false alla soppressione di documenti alle dichiarazioni infedeli. “Noi già in fase di indagini”, ha detto il procuratore, “stiamo cercando di garantire gli effetti di questa confisca. Al gip chiediamo il sequestro preventivo della somma evasa per equivalente,  sequestro che di norma viene accolto. Si tratta di un sistema che sta dando frutti significativi e che dovrebbe costituire un deterrente”. Il problema è dato spesso anche dai tempi lunghi: di solito, infatti, durante le verifiche, l’agenzia delle entrate effettua un esame degli anni fiscali anche indietro nel tempo, ed è per questo che in procura arrivano notizie di reato su fatti datati 2015 o 2016. Con la confisca obbligatoria, le cose cambiano: da una parte è un efficace deterrente, dall’altra consente di recuperare subito le somme di denaro, di vincolarle e di assicurare, in vista della condanna, la futura confisca di beni di valore corrispondente al profilo del reato. In un caso, ad esempio, sono stati accertati 5 milioni di imposte evase e sequestrato più di un milione in denaro, abitazioni, terreni ed immobili. Un lavoro, quello della procura, facilitato anche grazie alla sinergia con la guardia di finanza. In procura, come ‘trait d’union’ tra i due uffici, lavora il maresciallo aiutante Vincenzo Masiello che si occupa esclusivamente di reati fiscali.

Sara Pizzorni

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