Cronaca

Castelverde, fuga monossido Bimbi dimessi, ma la famiglia non può rientrare in casa

AGGIORNAMENTO – Sono stati dimessi, dopo una notte passata in osservazione all’ospedale di Cremona, i due bambini residenti nella cascina Santa Caterina del comune di Castelverde dopo che ieri sera, mercoledì 2 gennaio, era scattato un allarme monossido di carbonio. Ad originare la perdita del gas nocivo è stata la stufa a legna, come ipotizzato già in un primo momento dai Vigili del Fuoco, giunti sul posto insieme all’ambulanza e ai Carabinieri. Ad attivare i soccorsi è stata la caduta di una bambina di circa un anno e mezzo: si tratta della figlia di un dipendente di nazionalità egiziana della cascina stessa. Arrivati sul posto, i Vigili del Fuoco hanno rilevato una soglia di monossido poco più alta del normale per cui sono scattati i controlli su tutti i componenti della famiglia: la bambina caduta, il fratellino di sei mesi e i due genitori. In nessuno di loro, una volta giunti all’ospedale, sono state rinvenute tracce di monossido nel sangue, ma, come detto, i bambini sono stati tenuti in osservazione durante la notte a titolo precauzionale. Nelle prossime ore, il sindaco del paese Graziella Locci, dovrebbe emettere un’ordinanza per imporre il divieto di rientrare nell’abitazione finché la stufa non sarà sostituita e collaudata: l’Ats ha infatti disposto l’inagibilità dell’abitazione e il divieto d’uso di tutte le apparacchiature a fiamma libera. Attualmente la famiglia, dopo lo spavento, è ospitata dal fratello dell’uomo nella casa al piano di sotto.

 

Una famiglia è rimasta intossicata da esalazioni di monossido di carbonio. E’ accaduto ieri sera verso le 21,30 a Castelverde, frazione Costa Santa Caterina. In condizioni più serie, anche se non preoccupanti per la vita, è finita la più piccola del nucleo familiare egiziano, una bimba di un anno e mezzo. Si sono sentiti male anche i genitori e il fratello minore, ma la loro ripresa è stata più veloce. Questo grazie al tempestivo intervento dei mezzi di soccorso dell’ospedale. Si cercano ancora le cause che hanno sprigionato il gas, anche se si pensa possa essere stato a causa del cattivo funzionamento di una stufa. Lo stabiliranno con esattezza i vigili del fuoco, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri.

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