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Cremo beffata al 90' nel derby col Brescia (3-2) Terzo ko di fila per Rastelli

Brescia – Cremonese 3-2
BRESCIA (4-3-1-2): Andrenacci; Sabelli, Cistana, Gastaldello, Mateju; Bisoli, Viviani (89’ Martinelli), Ndoj; Spalek; Morosini (66’ Cortesi), Torregrossa. A disposizione: Bastianello, Semprini, Curcio, Carillo, Milesi, Ferrari. All. Corini.
CREMONESE (3-5-2): Ravaglia; Mogos, Claiton, Terranova; Boultam (59’ Castrovilli), Emmers, Arini, Croce (74’ Montalto), Migliore; Strefezza, Paulinho (45’ Piccolo). A disposizione: Agazzi, Volpe, Renzetti, Kresic, Marconi, Greco, Castagnetti, Carretta. All. Rastelli.
ARBITRO: Maggioni di Lecco. Assistenti: Bremes di Bergamo e Tardino di Milano. Quarto uomo: Minelli di Varese.
RETI: 22’ Spalek (B), 42’ Bisoli (B), 53’ e 78’ rig. Piccolo (C), 90’ Ndoj (B).
AMMONITI: Ndoj (B), Mogos (C), Migliore (C), Strefezza (C).

Una Cremonese dai due volti perde a Brescia nel derby (terza sconfitta consecutiva per i grigiorossi) chiudendo un 2018 senza vittorie in trasferta. Massimo Rastelli, preoccupato dallo stato di forma dei bresciani e dal pressing organizzato e asfissiante praticato dalle Rondinelle, opta per una rivoluzione tattica che, a conti fatti, non paga, come ha lasciato intendere nel post partita lo stesso tecnico grigiorosso. Oltre a varare un inedito 3-5-2, infatti, Rastelli schiera interpreti particolari: Boultam viene dirottato largo a destra a coprire tutta la fascia, Mogos fa il terzo centrale a lato di Claiton e Terranova e Arini viene scelto come vertice basso del triangolo di centrocampo. Proprio le difficoltà ad eludere la pressione avversaria, però, costringono la Cremonese, in assenza di un regista come Castagnetti in grado di aiutare l’uscita della palla nelle zone centrali congestionate, ad appoggiarsi spesso sugli esterni acuendo i problemi, considerato che la linea laterale aiuta parecchio chi, come la squadra di Eugenio Corini, adotta un atteggiamento aggressivo senza palla. La rivoluzione di Rastelli, però, sembra anche togliere certezze alla Cremonese che viene schiacciata dal Brescia sin dai primi minuti, nonostante i grigiorossi creino in avvio qualche grattacapo ad Andreacci (Strefezza fuori, Paulinho parato). Al 20′, però, Spalek e Morosini sono soli al centro dell’area sull’assist di testa di Torregrossa su un cross dalla destra, con il primo che batte un incolpevole Ravaglia. I grigiorossi non danno la sensazione di poter reagire e i padroni di casa ne approfittano: Morosini sfiora due volte il raddoppio (conclusione alta su assist di Spalek e punizione respinta dal portiere cremonese), mentre Bisoli raccoglie una corta respinta del portiere grigiorosso sul tentativo di Ndoj e insacca a porta vuota.

Nell’intervallo Rastelli cambia Paulinho con Piccolo (già castigatore del Brescia in passato) e torna al 4-3-1-2 che ha contraddistinto sin qui la sua gestione tecnica. Le ritrovate certezze e la reazione emotiva fanno sì che la Cremonese cominci la ripresa da protagonista. Piccolo, nominalmente punta, galleggia tra la fascia e il mezzo-spazio di destra rendendo difficile la marcatura ai biancazzurri. Al 50′ Terranova, tutto solo al limite dell’area di porta, manca incredibilmente la deviazione di testa, ma tre minuti più tardi il collo esterno di Piccolo si infila quasi sotto l’incrocio dei pali. I grigiorossi prendono coraggio (entrano anche Castrovilli, escluso eccellente, per uno spento Boultam e il rientrante Montalto per Croce) e falliscono il pareggio con Mogos che, da ottima posizione sugli sviluppi di un corner, calcia incredibilmente alto. Proprio Montalto, appena entrato, viene quindi imbeccato magistralmente da Strefezza e si presenta all’uno contro uno con Andrenacci che lo stende: per l’arbitro è rigore e dal dsichetto Piccolo spiazza l’estremo difensore avversario pareggiando i conti. La Cremonese, forse soddisfatta della rimonta e della prospettiva di strappare un punto al ‘Rigamonti’, però, abbassa i giri e prova a gestire il pareggio, facendo però riemergere la squadra di Corini: Ndoj manda di poco a lato, Torregrossa colpisce il palo di testa con Bisoli che calcia incredibilmente alle stelle la respinta, Ravaglia è super su Mateju e Cortesi manda a lato di poco. Al 90′, infine, la beffa si concretizza quando Ndoj ribadisce in rete una palla respinta dalla difesa grigiorossa nel cuore dell’area.

mtaino

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