Cronaca

V. Vecchia Dogana prolungata fino alla stazione: nel riordino di via Dante c'è anche questo

Eliminare il più possibile il transito dei bus da via Dante. Era la grossa ambizione coltivata due amministrazioni comunali fa, durante il mandato del sindaco Corada, quando proprio sul finire nel 2009, venne inaugurato il nuovo piazzale della stazione ferroviaria. Una realizzazione, frutto di un concorso di idee internazionale, che  doveva essere il primo tassello di un progetto molto più ampio, che includeva il rifacimento del terminal dei bus, la realizzazione di una piattaforma sotterranea e come estrema ipotesi anche la creazione di un tunnel che passando sotto la rete ferroviaria, consentisse ai bus extraurbani di accedere direttamente alla tangenziale senza creare intasamenti sul ring. Il progetto terminò invece con il primo step, e le conseguenze di quel piano irrisolto sono ben note a chi frequenta la stazione ferroviaria: via vai di bus extraurbani soprattutto nelle ore di punta, sosta breve davanti alla stazione impossibile, auto ferme dove non potrebbero, ossia alla curva dopo lo spazio dei taxi e unico deflusso la stretta via Agli Scali.

Con il progetto presentato giovedì scorso dal Comune, le cose potrebbero finalmente cambiare. Uno degli aspetti qualificanti infatti, oltre alla realizzazione di un nuovo multipiano e all’allargamento a tre corsie del primo tratto di via Dante, è anche il prolungamento di via della Vecchia Dogana fino a via degli Scali. Una strada a doppio senso di marcia, percorribile anche dai bus urbani, che consentirà ai mezzi di portarsi fino al collegamento di via Brescia. Per realizzare la doppia corsia dovrà essere spostata l’aiuola che divide il piazzale dei bus extraurbani dalle pensiline di quelli urbani, nel tratto di via Agli Scali parallelo alla ferrovia. Questo utilizzo di via Vecchia Dogana consentirà di evitare anche una manovra che molti automobilisti usano impropriamente per tagliare il percorso, ossia passare da via Vecchia Dogana a Via Dante utilizzando il piano terra del parcheggio multipiano, cosa che in qualche caso ha provocato danni ai pali in ferro che sorreggono la struttura.

Per vedere il riordino viabilistico di questo comparto occorrerà comunque attendere almeno la seconda metà dell’anno prossimo. Il progetto è finanziato con oltre 700mila euro dal patto per la Lombardia. g.biagi

 

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