Trenord, da domenica 9 nuovo orario con sciopero: 38 treni sostituiti da bus
Domenica 9 dicembre, come anticipato, entrerà in vigore il nuovo Orario Ufficiale del Servizio Ferroviario in Lombardia, con l’introduzione dell’orario invernale l’offerta di Trenord prevede alcune modifiche. Nello specifico, i cambiamenti maggiori riguarderanno la sostituzione di 38 treni locali con autobus sulle nostre tratte. Una scelta che, secondo quanto comunica l’azienda sul proprio sito, ha “l’obbiettivo di migliorare la regolarità e l’affidabilità del servizio che conta complessivamente oltre 2.300 treni al giorno in Lombardia”. Come detto, saranno 38 le corse sostituite da bus, 2 in meno rispetto agli annunci che hanno anticipato la pubblicazione definitiva dell’orario. Ad essere maggiormente penalizzata la linea tra Codogno, Cremona e Mantova: su questa linea saranno 29 le corse che passeranno su gomma (11 tra Codogno e Cremona e 18 tra Cremona e Mantova, nda). I treni RE di questa linea, infine,in corrispondenza con gli orari di partenza dei treni sostituiti da autobus effettueranno le fermate aggiuntive di Bozzolo, Marcaria e Castellucchio. Rispetto alle anticipazioni, invece, sono state ‘salvate’ due corse su treno sulla Brescia-Parma, anche se rimangono 6 quelle che si faranno su autobus. 3, infine, come da pronostico, le corse su gomme sulla Cremona-Brescia. Trenord precisa anche che “il servizio di trasporto bici al seguito, sulle corse automobilistiche sostitutive, non potrà essere garantito”.
Sempre domenica, inoltre, è stato indetto uno sciopero regionale del trasporto ferroviario da parte dell’organizzazione sindacale CUB Trasporti. L’agitazione durerà 23 ore (dalle 03.00 di domenica 9 alle 02.00 di lunedì 10 dicembre) e “potrebbe coinvolgere il personale di Trenord”, come si legge in un avviso sul sito ufficiale dell’azienda. Durante lo sciopero il Servizio, sia esso Regionale, Suburbano, di Lunga Percorrenza e Aeroportuale, sarà “soggetto a ritardi, variazioni e/o cancellazioni”. Corse automobilistiche sostitutive (no-stop) saranno effettuate, limitatamente ai soli collegamenti aeroportuali di ‘Milano Cadorna – Malpensa Aeroporto’ e ‘Malpensa Aeroporto – Stabio’, in caso di cancellazione delle corse. Essendo giornata festiva, infine, non sono previste fasce di garanzia.
Sulla vicenda degli autobus sostitutivi è intervenuta l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi: “Trenord ha organizzato un piano temporaneo, che coincide con il cambio orario e sarà valido per i prossimi sei mesi, con l’obiettivo di liberare materiale rotabile e personale in modo da tutelare le fasce orarie dei pendolari. In questa fase di emergenza, è fondamentale anzitutto assicurare un servizio dignitoso e puntuale ai pendolari. Per fare questo, Trenord è dovuta intervenire nelle fasce di “morbida” e su linee che spostano poche persone: parliamo di sostituzioni con bus per treni che viaggiano con meno di 50 persone, in molti casi meno di 20 o addirittura meno di 10. Applicando il piano, Trenord intende dimezzare le soppressioni imputabili all’azienda e aumentare l’indice di puntualità, come chiesto dalla Regione”. Questo, per Terzi “in attesa che in primavera vengano superati i problemi alla pianta organica di Trenord, con l’entrata in servizio del personale già assunto e attualmente impegnato nella formazione”. Per quanto riguarda la flotta, l’assessore assicura che stanno arrivando in rinforzo alcuni treni di Trenitalia (Fs), che è socia al 50% di Trenord. A partire dalla metà del 2020 ,poi, “entreranno in servizio i nuovi convogli acquistati da Regione Lombardia con l’investimento di 1,6 miliardi di euro, a fronte di un impegno di Trenitalia (Fs) di 170 milioni. Sui problemi di carenza della rete, in termini di manutenzione e di potenziamento, abbiamo aperto un dialogo costruttivo ma pressante affinché Rfi lavori per colmare il gap infrastrutturale della Lombardia, derivanti dai mancati investimenti di chi fino a poco tempo fa era al Governo nazionale e ha gestito le Ferrovie dello Stato”. “Segnalo – ha concluso Terzi – che Le linee di FerrovieNord, dunque afferenti alla Regione, hanno tassi di ritardi e soppressioni notevolmente ridotti rispetto alle linee gestite da Rfi: questo è il risultato degli investimenti regionali di carattere strutturale messi in campo da anni. L’infrastruttura di pertinenza di Regione funziona, quella gestita dallo Stato presenta evidenti problemi”.
Matteo Casoni, referente del Comitato Pendolari InOrario, sottolinea: “Trenord continua a guardare il quadro generale e non il dettaglio: andare in bus a Piadena e Codogno significa utilizzare rispetticamente la via Postumia e la via Milano, con tutti i problemi di traffico e di aumento dei tempi che ne deriva, anche perché il bus non potrà mai sostituire in pieno il treno. A fronte di ciò, significa anche intasare ancora di più il parcheggio di Cremona, perché è plausibile che il pendolare si rechi direttamente a Cremona per prendere il treno dato che è impossibilitato a farlo vicino a casa. D’altronde l’Ad Marco Piuri è stato chiaro: no alle fermate del treno in paesi sotto i 2mila abitanti”. “In ogni caso – conclude Casoni – riteniamo che le problematiche siano altre, a partire dalla massiccia presenza di treni merci, al materiale, alle infrastrutture di RFI, al binario unico e alla lentezza con cui si interviene per risolvere le criticità sulla linea. Siamo convinti che con queste sostituzioni il servizio non migliorerà di molto, ci attiveremo per effettuare un monitoraggio puntuale in modo da poter portare, a gennaio Regione Lombardia ha promesso che farà il tagliando, dati concreti”.
Mauro Taino