Cronaca

Coldiretti, Prandini presidente nazionale. Voltini: 'Premio per un percorso straordinario'

“Congratulazioni da parte di tutti gli agricoltori cremonesi, con un grande augurio di buon lavoro a Ettore Prandini, da oggi Presidente nazionale della Coldiretti. Come agricoltori lombardi abbiamo un motivo d’orgoglio in più, per questo incarico che premia un percorso straordinario vissuto in questi anni dalla Coldiretti, al quale tutta la squadra delle Coldiretti lombarde ha dato un importante contributo, fatto di impegno e risultati raggiunti”. Con queste parole Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, salutal’elezione di Ettore Prandini al vertice della Coldiretti, la “maggiore organizzazione di imprese agricole d’Italia con 1,6 milioni di associati”. “Continueremo ad essere al fianco del Presidente Prandini – prosegue Voltini -, sentendo ancora più forte la responsabilità di contribuire all’azione della Coldiretti a difesa del futuro della nostra agricoltura e delle nostre imprese”. Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, saluta con queste parole l’elezione di Ettore Prandini al vertice della Coldiretti, la maggiore organizzazione di imprese agricole d’Italia con 1,6 milioni di associati”.

L’elezione è avvenuta stamattina, con voto unanime dell’Assemblea dei delegati di tutte le regioni riunita presso Palazzo Rospigliosi a Roma. Per Coldiretti Cremona erano presenti il Presidente Voltini e il Direttore Mauro Donda. Ettore Prandini, 46 anni, lombardo con tre figli, laureato in giurisprudenza, guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Dal 2006 è alla guida della Coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori e Presidente dell’Istituto Sperimentale Italiano ‘L. Spallanzani’. E’ stato eletto Presidente nazionale di Coldiretti dopo aver ricoperto per quattro anni la carica di vice Presidente nazionale.

“In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro Paese, l’agroalimentare Made in Italy rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l’ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini”, ha spiegato Prandini, aggiungendo che “gli agricoltori stanno facendo la loro parte, ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l’etichettatura d’origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori.”.

Il neo presidente nazionale, come si legge in una nota stampa diffusa dall’associazione, prende il timone di un’organizzazione “in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana”. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è “una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana e che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70 per cento degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza”.

La Coldiretti è anche “la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 Uffici di Zona e 4.143 sezioni comunali”. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani e la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.

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