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Impresa di Maria Bresciani: con la sorella Chiara corre la Maratona di New York

Chiara e Maria Bresciani tagliano il traguardo della Maratona di New York

Una domenica da ricordare per tutta la vita quella vissuta da Maria Bresciani, assieme alla sorella Chiara, a New York. La giornata èiniziata all’alba con il viaggio in traghetto per arrivare al ponte di Verrazzano dove alle 11.00, ora locale, è stato dato il via al quarto gruppo di partenti della Maratona di New York edizione 2018. Un’avventura terminata percorrendo quei 42 chilometri e 195 metri attraverso le strade ed i numerosi ponti della città statunitense che hanno portato al traguardo posto all’interno di Central Park. Per Maria e Chiara sono bastate 7 ore, 7 minuti e 2 secondi per portare a termine la loro prima maratona, preparata in meno di tre mesi, e collocata all’interno del progetto ‘Road to New York’ fortemente voluto dal medico ed allenatore Dr. Gabriele Rosa del Marathon Center di Brescia e che in un’intervista alla Rai ha sottolineato come la sfida che i sei ragazzi con Sindrome di Down che lui ha portato a partecipare alla maratona “significasse aprire gli orizzonti a molte persone che considerano la disabilità solo come un impedimento ed una scocciatura”. Maria, l’unica donna del gruppo, ha avuto la sorella Chiara al fianco per condividere i numerosi momenti di fatica e di gioia di questa lunga giornata.

Partiti in gruppo per permettere alcune riprese video, i primi 10 km sono stati percorsi molto velocemente. Fino al 15esimo chilometro il ritmo è stato sostenuto con solo un leggero calo di ritmo per arrivare a metà percorso, dopodiché le gambe hanno iniziato ad accusare la stanchezza e con la lunga salita del 25esimo chilometro e del penultimo ponte l’andatura si è fatta più lenta fino all’arrivo, già con il buio, dove hanno chiuso in 7h 07’ 02”. A seguire la prova delle due ragazze, tramite l’apposita App, anche i due allenatori che negli ultimi due mesi hanno gestito Maria: Tiziana Casali e Paolo Zani, che fino a notte fonda (Maria è arrivata alle 00.17 ora italiana) hanno tifato e sofferto a migliaia di chilometri per poi festeggiare la prova della giovane cremonese che è andata “ben oltre ogni previsione”. Le sorelle Bresciani, stanche, ma “soddisfatte e consapevoli di avere contribuito ad abbattere un ennesimo muro culturale”, hanno poi festeggiato con il gruppo degli atleti paralimpici che comprendeva anche due atleti non vedenti ed i loro accompagnatori, a cui si sono affiancati anche un gruppo di ospiti della comunità di San Patrignano. Per Maria ora il ritorno alla normalità della piscina e delle sfide in acqua.

Le sorelle Bresciani dopo l’arrivo

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