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Rastelli si presenta: 'Obiettivo playoff'. Rossi: 'Scelta sofferta, ma coraggiosa'

(foto Sessa)

Una “scelta coraggiosa”, ma presa con la “consapevolezza che sia quella migliore” e per il bene della Cremonese che viene “prima di ogni cosa”. Usano queste parole il presidente girigiorosso Paolo Rossi e il ds Leandro Rinaudo durante la conferenza di stamattina, lunedì 5 novembre, al Centro Arvedi per spiegare la decisione di esonerare Andrea Mandorlini per chiamare al suo posto Massimo Rastelli. Per il tecnico ex Cagliari ed Avellino un contratto di due stagioni. Rastelli sarà accompagnato dallo staff storico, formato dal vice Dario Rossi, dal preparatore fisico Fabio Esposito e dal preparatore dei portieri David Dei. “E’ normale – ha esordito il presidente Rossi – che in una società nel corso dell’anno si facciano valutazioni per capire a che punto si è arrivati e si prendano delle decisioni per fare gli interessi della Cremonese, anche se sono dolorose dal punto di vista umano. Si è trattato di una decisione presa di comune accordo tra il direttore, la società e la proprietà ed arrivata ieri sera molto tardi: è stata una scelta sofferta, ma coraggiosa e il ringraziamento va a Mandorlini per quello che ha fatto”.

Rinaudo spiega poi i motivi che hanno portato al cambio in corsa: “Innanzitutto voglio sottolineare che non ci sono stati problemi di tipo personale con mister Mandorlini che ringrazio e con cui ho avuto un rapporto professionale. Il mio è un lavoro di valutazione giornaliero e a 360 gradi con società e proprietà per mettere in condizione la Cremonese, che viene prima di ogni cosa, di gratificare persone che investono risorse in questa squadra. I giocatori, infine, non sono stati assolutamente influenti, hanno dato sempre il massimo in maniera maniacale giorno dopo giorno, come dimostra anche l’ultima partita a Verona”. “Presentare il nuovo allenatore – ha concluso il ds – mi viene semplice: quando ci siamo incontrati ieri, ho avuto la sensazione di avere a che fare con una persona di grande spessore umano e con una passione incredibile. Ho letto nei suoi occhi una grande voglia, inoltre viene dalla gavetta e ha fatto un percorso importante”.

Rastelli, dal canto suo, si è mostrato subito carico: “Per me è un grandissimo onore stare qui, in una società storica e di grandissima tradizione come la Cremonese. Sono molto emozionato e ho passato una notte insonne, ho grande voglia di rituffarmi nel lavoro: avevo delle offerte anche da squadre di serie A, ma devo ringraziare il direttore e la società che hanno fatto di tutto per portarmi qui e non mi hanno fatto titubare”. Il neo allenatore grigiorosso parla poi della squadra e degli obiettivi. Pur senza entrare nel merito del modulo che sceglierà di utilizzare (“Mi piace adattarmi alle caratteristiche dei calciatori per farli rendere al meglio, anche se un allenatore ha il compito di ampliare gli orizzonti di certi giocatori: devo capire se nell’immediato sia meglio continuare su quello che è stato fatto fino ad ora o se cambiare subito”), ha mostrato idee chiare: “Stando a casa ho visto tutte le partite di Serie A e B, con particolare attenzione alle squadre dove mi sarebbe piaciuto andare a lavorare. I giocatori li conosco quasi tutti, l’organico è di grande esperienza, ma con giovani interessanti. La B è un campionato in cui conta molto l’atteggiamento mentale e la voglia di lottare: solo dopo questo possono emergere i valori tecnici che questa squadra ha”. “Mi piacciono – ha proseguito Rastelli – le squadre propositive, ma con un giusto equilibrio perché questo permette di essere efficace davanti concedendo solo i giusti spazi all’avversario. Sicuramente lavoreremo per creare più occasioni da gol, perché solo attraverso le reti si possono vincere le partite e risalire la classifica per centrare l’obiettivo di entrare nei playoff”. Sarebbe però sbagliato pensare a Livorno come una partita di transizione o di studio in attesa di una sosta in cui far passare a fondo l’idea di calcio del tecnico, come ha concluso lo stesso allenatore.

Dall’infermeria, nel frattempo, arrivano notizie contrastanti, come ha illustrato Rinaudo. Se Montalto è in anticipo rispetto alla tabella di marcia del suo recupero e ha già iniziato a correre, preoccupano le condizioni di Radunovic che ha subito uno strano movimento del ginocchio (trauma distorsivo, ndr) e si stanno svolgendo gli accertamenti del caso. Da valutare anche le condizioni di Claiton, Perrulli e Arini, tutti usciti anzitempo dal Bentegodi di Verona per problemi fisici. Paulinho, infine, ha evidenziato un edema ad un gemello (diverso da quello dello scorso anno, ndr) e proseguirà nel suo programma di recupero.

mtaino

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