Nasce a Cremona l'hub del grano con Ocrim e Bonifiche Ferraresi
Una filiera tutta italiana del grano, un progetto unico dal respiro nazionale sta nascendo a pochi metri dall’ingresso del porto canale, lungo via Riglio. Vi si collocheranno mulini e laminatoi di ultima generazione e silos per il grano in un progetto chiamato “Milling Hub”, cioè la creazione di un impianto molitorio dedicato a ogni cliente. In campo due colossi: la cremonese Ocrim – che pochi metri oltre sta allargando e potenziando il suo stabilimento – e le Nuove Bonifiche Ferraresi Holding, il più grande produttore italiano di grano con oltre 5mila ettari coltivati.
L’area è stata sbancata e predisposta per i primi interventi costruttivi. Lo spazio era di proprietà dell’impresa di costruzioni Beltrami di Paderno Ponchielli e acquistato da una nuova società costituita dall’Ocrim e da Bonifiche Ferraresi con il supporto di un importante gruppo bancario. Si tratta di una rivoluzione nella filiera del grano, partita dal 2016 quando la Nuova Bonifiche Ferraresi guidata da Federico Vecchioni ha aperto a nuovi soci come la Bios Line di Padova – leader nelle piante officinali – il gruppo Farchioni (leader nella produzione di olio), i Consorzi Agrari Italiani e l’Ocrim di Cremona (con un milione e mezzo di euro) azienda leader nella produzione di impianti molitori. Da subito Ocrim ha dichiarato di vedere nell’intervento finanziario la base per una sinergia per lo sviluppo della filiera del frumento duro grazie alla partnership con Bonifiche Ferraresi in vista di una piattaforma produttiva di riferimento per tutto il comparto. L’idea ha preso corpo e da qualche mese i lavori sono partiti nell’area a fianco della conca del porto di Cremona. Il progetto è il “Milling Hub”, cioè la creazione di impianti molitori completi realizzati direttamente da Ocrim che garantiranno la tracciabilità del prodotto dalla materia prima italiana dal campo al prodotto finito. Quindi i produttori di mais potranno consegnare il prodotto e il cliente riceverà la farina, con la garanzia della filiera certificata.
Il trasporto dei cereali potrà avvantaggiarsi della via d’acqua: la collocazione del nuovo hub infatti consente di sfruttare la navigabilità del Po e del canale navigabile.