Cronaca

Il colosso del pomodoro parla cremonese: fusione tra Consorzio del Casalasco e Boschi Food&Beverage di Fontanellato

Parla cremonese il gigante del pomodoro. Un gigante da oltre 200 milioni di euro di fatturato, attivo fra le province di Cremona, Mantova, Parma e Piacenza, con 4 stabilimenti, 40 linee di produzione, 600 dipendenti diretti e quasi duemila addetti se si considera l’indotto.
E’ stata infatti firmata in questi giorni la fusione fra il Consorzio del Casalasco di Rivarolo del Re (Cremona) e la Boschi Food&Beverage di Fontanellato (Parma). Il primo è il regno dell’oro rosso, mentre la seconda è specializzata anche nella produzione di zuppe e bevande.
“Il Casalasco – spiega la Coldiretti Lombardia – è una realtà importante sia per quanto riguarda la dimensione industriale che il legame che ha sempre tenuto con il territorio, valorizzando il vero pomodoro italiano in una logica di filiera agricola italiana che porta il prodotto dal campo alla tavola, avvicinando agricoltori e consumatori in un circuito virtuoso basato sulla qualità e sulla sicurezza alimentare”.
Con 340 mila tonnellate di pomodoro trasformato e oltre 300 aziende agricole associate che coltivano quasi 4.500 ettari di terreni – spiega ancora la Coldiretti Lombardia – rappresenta quindi uno dei poli dell’oro rosso a livello nazionale. Fra i suoi prodotti ci sono anche le salse Pomì ad alto contenuto di licopene (un antiossidante naturale).
In Italia nel 2011 la produzione di pomodoro da industria si è assestata su 4 milioni e 950 mila tonnellate, rispetto agli oltre 5 milioni e 700 mila tonnellate del 2009. In Lombardia l’anno scorso il raccolto ha raggiunto il mezzo milione di tonnellate.

 

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