Cronaca

Sporco e bisognoso di manutenzioni: triste destino per l'edificio ex Banca d'Italia

Non ci sono solo i bivacchi in piazza Marconi, segnalati da tanti residenti e passanti (leggi qui: Rifiuti e tracce di bivacco ?ogni mattina in piazza ?Marconi: residenti esasperati). Un altro luogo centralissimo divenuto l’ideale per soste e bevute più o meno prolungate, è il porticato della ex Banca d’Italia, immobile di via Verdi consegnato all’abbandono da quando l’istituto centrale ha chiuso la gran parte di sedi periferiche. Da allora l’immobile è nell’elenco dei beni da affittare o vendere, ma non risulta che siano stati fatti passi avanti da quando, nel 2013, l’immobile cremonese era rimasto invenduto all’asta che fissava un valore di partenza pari a 8,5 milioni di euro. Ultimamente la Banca d’Italia ha dichiarato la chiusura di altre sei filiali (Ascoli, Avellino, Caserta, Grosseto, la Spezia, Ragusa, Trapani) e il piano di vendita in alcune città ha funzionato. Non a Cremona, dove lo stabile si sta via via deteriorando (in questi giorni sono in corso avori di manutenzione con una piattaforma lungo via Verdi), risucchiando risorse. Già nell’estate 2016 la proprietà era ricorsa all’opera di maquillage per il grande contenitore sempre bisognoso di cure, con lavori di messa in sicurezza per conservare la stabilità delle mattonelle.

Ma il destino di questi grandi immobili in disuso è purtroppo anche quello di diventare ricettacolo di sporcizia, ed è questo il caso dell’ingresso principale, dove la porta blindata è stata da tempo spruzzata di vernice e dove ogni giorni gli addetti della nettezza urbana devono ripulire da bottiglie, bicchieri, residui di cibo e di bevande sparsi per terra. Un caso di degrado che si aggiunge ai tanti altri in città e che il mercato immobiliare stagnante non aiuta di certo a risolvere. g.biagi

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