Cronaca

Sporcavano gli anziani con lo yogurt e poi li derubavano Presi i pendolari del crimine

Foto Sessa

Erano veri e propri ‘pendolari del crimine’ e scorrazzavano per tutto il nord Italia con il solo obiettivo di derubare gli anziani. Ieri gli agenti della terza sezione della squadra mobile della Questura di Cremona diretti dal vice commissario Gianluca Epicoco hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di tre colombiani, due uomini e una donna, per il reato di furto aggravato in concorso. Le ordinanze sono state richieste dal sostituto procuratore di Monza Michele Trianni ed emesse dal gip Patrizia Gallucci.

Sempre lo stesso il modus operandi: i tre individuavano la vittima che entrava in istituti di credito o uffici postali per prelevare denaro. Poi la seguivano e la sporcavano con dello yogurt o dello zucchero, dopodichè, con la scusa di ripulirla, la confondevano e la derubavano del denaro. A provocare ‘l’incidente’ era quasi sempre la donna del gruppo, anche se i ruoli erano piuttosto intercambiabili: dall’uomo che entrava in banca o in posta e controllava l’anziano che prelevava, al complice che lo seguiva e che poi lo derubava. Una tecnica che a Cremona era già stata vista nel luglio del 2017 da parte di una coppia di cileni arrestata nel settembre successivo sempre dai poliziotti cremonesi. Nel marzo di quest’anno in tribunale marito e moglie hanno patteggiato due anni di reclusione.

Per i sudamericani, l’attività di indagine, rivelatasi molto complessa anche a causa dei loro numerosi spostamenti, essendo poi tutti senza fissa dimora, era partita lo scorso marzo in seguito ad un controllo stradale effettuato in centro a Cremona da un equipaggio della squadra volante. A bordo di una Ford Focus Station Wagon c’erano R.G. V.E., 58 anni, G.A. E.R., 44 anni e M.R. M.L., 59 anni, la donna del gruppo, dichiaratamente domiciliati a Milano ma senza stabile dimora, pregiudicati per reati contro il patrimonio. Durante il controllo i tre erano stati trovati in possesso di utenze cellulari intestate ad anagrafiche inesistenti, una parrucca, alcune bustine di zucchero e una confezione di yogurt, oggetti che, come si accerterà in seguito, erano impiegati per sporcare gli anziani.

Pioltello, in provincia di Milano, era la base dei tre ladri, il luogo dove partivano per raggiungere le città dove colpire. I furti accertati dalla polizia di Cremona, con la quale hanno collaborato anche i colleghi del Commissariato di Monza e delle squadre mobili delle Questure di Brescia e Vercelli, sono  tre: uno a Lissone, in provincia di Monza e Brianza, uno a Brescia e uno a Vercelli, tutti con le medesime caratteristiche. In ogni furto i tre colombiani si erano portati via  considerevoli somme di denaro.

Rintracciarli è stato estremamente complesso a causa dei loro continui cambi di domicilio. Particolare, questo, che non ha permesso di accertare il luogo di attuale dimora. Gli agenti sono stati quindi costretti ad appostarsi nelle zone solitamente frequentate dal terzetto a Pioltello, nella speranza di riuscire a rintracciarli, cosa che è avvenuta nelle prime ore del mattino di ieri nei pressi di un parcheggio pubblico dal quale quasi quotidianamente i colombiani partivano a bordo di auto (spesso diverse) per compiere le loro scorribande criminali in tutto il nord Italia. I tre sono  stati fermati, arrestati e rinchiusi nel carcere di San Vittore.

Le indagini, come ha sottolineato il vice commissario Epicoco, sono ancora in corso per cercare di ricostruire l’attività criminale dei colombiani e per verificare se abbiano commesso altri furti.

Sara Pizzorni

 

 

 

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