Politica

Caos sull'assegnazione degli impianti sportivi: Castelverde e opposizione contro Locci

Un bando pubblicato e poi ritirato. Una convenzione per la gestione del campo da calcio rinnovata l’ultimo giorno utile e per un lasso temporale insolito. A tutto ciò, non potevano che sommarsi le polemiche. Sono questi gli ingredienti che formano il problema dell’assegnazione degli impianti sportivi nel Comune di Castelverde.

L’Amministrazione guidata da Graziella Locci aveva infatti pubblicato in data 31 marzo 2018 un bando d’indagine di mercato tendente ad accertare eventuali manifestazioni di interesse per l’affido in gestione degli impianti sportivi comunali. Bando che è stato successivamente annullato a metà giugno. Come si legge nell’atto, la motivazione è da ricercare nel fatto che con una “nota in data 26 aprile 2018 uno dei soggetti che hanno fatto pervenire la propria manifestazione di interesse ha segnalato che i nominativi degli operatori sopra interessati fosse stato oggetto di divulgazione”. In altre parole, quando la procedura non era ancora stata chiusa, sono state rivelate informazioni confidenziali sulle società interessate che hanno spinto il responsabile del servizio, Flavia Tregattini, a ritirare il bando, provocando un’interrogazione della minoranza a firma Maria Paglioli e Giada Bruschi.

L’oggetto dell’interrogazione era volto principalmente ad appurare come si fosse giunti a questo ritiro. Il sindaco si è limitato a fare riferimento all’atto a firma Tregattini, ritenendolo esaustivo, aggiungendo, in sostanza, che ad invalidare la procedura sarebbe stata una lettera inviata dal Castelverde in data 24 aprile in cui la società grigiorossa chiedeva un incontro per contrattare un affidamento diretto degli impianti e in cui sono stati messo nero su bianco i nomi delle società che avevano fatto pervenire le proprie manifestazioni di interesse (A.C. Castelverde, Costissima e San Martino, nda). Quello che l’opposizione e il Castelverde rinfacciano, però, a Locci è che i nominativi delle società interessate fossero stati fatti dallo stesso sindaco in un incontro pubblico tenutosi a San Martino in Beliseto pochi giorni prima dell’invio della missiva. “E’ vergognoso – attacca Paglioli – che questa Amministrazione scarichi le proprie responsabilità su altri: non è la prima volta che, per la poca esperienza, l’Amministrazione cade in errori di questo genere salvo poi addossare la colpa ad altri”. Locci, in ogni caso, si difende così: “L’Amministrazione non entra nel merito del bando perché si tratta di una questione tecnica e non politica: la nostra speranza è che tutte le società possano dialogare”.

Oltre a questo, comunque, sia l’opposizione che il Castelverde contestano la politica in materia dell’Amministrazione Locci. Il fatto che il bando sia pubblico, di fatto, secondo Paglioli, apre la possibilità che i campi possano esseri presi in gestione da società sportive esterne. Preoccupazioni condivise dal Castelverde attraverso un comunicato: “Abbiamo vissuto sempre con la preoccupazione di dover informare 150 famiglie che dall’oggi al domani l’associazione non avrebbe più potuto offrire questo servizio ai loro ragazzi, così come se gli impianti fossero affidati ad altre società. Inoltre il solo campo di Castelverde non è sufficiente”. “Daremo battaglia – riprende il presidente grigiorosso Adriano Arcari -, puntiamo all’assegnazione diretta anche perché siamo l’unica società ad avere tutti i requisiti per gestire tutti gli impianti sportivi senza rilevanza economica”.

Arcari, però, lamenta anche una gestione delle convenzioni tutt’altro che soddisfacente. Se sotto il doppio mandato Lazzarini le convenzioni erano state quadriennali per la gestione dei campi di Castelverde e Costa Sant’Abramo, sotto la guida Locci sono risultate molto più brevi: dal primo settembre 2015 al 31 dicembre 2016 (sempre per due campi), quindi rinnovata di un anno per il solo terreno di Castelverde, poi per sei mesi fino al 30 giugno scorso e infine allungata fino al 31 maggio 2019, data decisa “senza considerare che la gestione del campo va avanti anche a giugno per tornei, eventuali playoff o playout e per i lavori di manutenzione ordinaria”. Quello che infine si chiedono l’opposizione e il Castelverde, domanda rimasta sostanzialmente senza risposta, è: perché i campi non vengono assegnati per trattativa diretta? Locci ha comunque fatto sapere che replicherà nei prossimi giorni.

Mauro Taino

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