Lettere

5 Stelle, da movimento
a partito: chi c'è
dietro lo 'staff'?

da Gabriele Beccari

Egregio Direttore,
mentre molti si affrettano a salire sul carro del vincitore, sprofondandosi in inchini e servilismi finalizzati ad ottenere dei favori personali, alcuni giovani giornalisti, Silvia Boccardi, Giuseppe Francaviglia e Giorgio Viscardini, si sono impegnati a realizzare un’inchiesta approfondita per raccontare come funzionano le cose nel Partito 5 Stelle dietro il sipario della propaganda.

Il loro filmato “The choice” (“La scelta”) illustra nei dettagli la manipolazione della democrazia diretta da parte della Casaleggio Associati ed è stato presentato a Riccione all’edizione 2018 dei Dig Awards, il festival internazionale dei documentari d’inchiesta, nato per sostenere i giornalisti indipendenti impegnati nella ricerca della verità. Qual è il problema fondamentale e irrisolto dell’utopia della democrazia diretta propagandata dal Partito 5 Stelle? La piattaforma Rosseau, che raccoglie tutti i suoi iscritti, è controllata dal capo di una società privata, Davide Casaleggio, che possiede quindi le chiavi per imporre la linea politica all’intero partito.

Chi controlla la piattaforma Rosseau può sapere se un parlamentare ha votato a favore o contro alla candidatura di Di Maio come capo politico e può verificare come si è espresso rispetto ad una certa proposta, verificando poi se è in linea con le sue dichiarazioni pubbliche. Può avere un profilo delle scelte politiche di ogni utente grazie alle votazioni online avvenute nel corso del tempo, sorvegliando la sua aderenza alla linea politica decisa dai vertici: in questo modo il concetto di segreto dell’urna sparisce e i dissidenti scomodi possono essere emarginati o espulsi in qualsiasi momento. La democrazia viene manipolata, perché non può più essere espressione della libera volontà dell’individuo, ma diretta da qualcuno che impone la sua visione della politica a chi non ha strumenti per potersi confrontare alla pari con i gestori della piattaforma, nascosti dietro la sigla anonima di Staff.

In questo sistema i servi obbedienti sono privilegiati rispetto alle libere coscienze critiche, così come le riverenze sono preferite alle competenze, e i risultati sono visibili a Cremona, come nel resto d’Italia, nella selezione dei rappresentanti del Partito 5 Stelle. Fortunatamente non tutti ci stanno a farsi condizionare dalla macchina di propaganda pentastellata e stanno rialzando la testa, come i bravi autori di “The choice”, un documentario che tutti dovrebbero vedere.

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