Cronaca

Bando AttrACT, a Cremona dieci aree da presentare a investitori esteri

Il complesso di via Radaelli

Sono una decina a Cremona le aree che rientrano nell’ambito del Bando AttrACT, il cui accordo è stato sottoscritto mercoledì mattina, in Regione Lombardia, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli e del presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio. Cremona ha partecipato al bando collocandosi al primo posto nella graduatoria dei Comuni della fascia di riferimento. Per l’Amministrazione comunale sono intervenute la Vice Sindaco con delega allo Sviluppo Maura Ruggeri e Mara Pesaro, dirigente del Settore Sviluppo Lavoro.

Secondo quanto previsto dall’accordo, queste aree sono state inserite in un circuito che consente di renderle visibili a potenziali soggetti esteri interessati a investire sul territorio. Le aree verranno quindi promosse all’estero e verrà attivato un percorso di accompagnamento per chi sarà interessato. L’elenco delle aree, con le loro caratteristiche, è presente sul relativo sito, AttractLombardy. Si tratta di cinque aree brownfield (ossia già edificate) per oltre 14.000 metri quadrati di superficie lorda complessiva, di cui due comunali e tre di proprietà privata, e altrettante greenfield (ossia non edificate) di cui una pubblica e quattro private.

Entrando nel dettaglio, tra le aree di alienazione pubblica vi sono quella di via Radaelli, che prevede una possibile destinazione a uso turistico, così come la adiacente area di San Francesco, in piazza Giovanni XXIII. E ancora, c’è l’area in via Castelleone, tra la rotonda del Cremona Po e il Golf Club Torrazzo: per quest’area, sempre pubblica, la destinazione d’uso è legata al settore industriale/artigianale, e sul sito viene consigliato come tipologia di insediamento quella del settore agroalimentare.

Guardando invece alle strutture private, c’è un palazzo di Corso Garibaldi, al civico 216, da impiegare sempre nel settore turistico, un altro palazzo storico in Corso Matteotti 15 che potrà essere adibito a uffici, un’area in Via Ghinagliala cui destinazione d’uso potrà essere quella logistica. E ancora, sempre nel settore industriale/artigianale o logistico, vi sono una serie di aree non edificate private: in via Picenengo, via Mantova, via Riglio e via de Berenzani.

La sottoscrizione dell’accordo, fa sapere l’amministrazione in una nota, “segna da un lato il punto d’arrivo di un importante lavoro, condotto dall’Amministrazione, finalizzato a mettere in atto condizioni per agevolare ed incentivare nuovi investimenti in modo da attrarre imprese e opportunità di lavoro, dall’altro il punto di partenza volto a rafforzare la collaborazione e la rete tra Comuni e Regione per la promozione dell’offerta territoriale sia in campo nazionale che internazionale”.

Questo documento “conferma inoltre l’efficacia del percorso intrapreso, anche a livello sovracomunale, con l’apporto di REI-Reindustria innovazione, per dotare tutto il territorio provinciale di strumenti innovativi e omogenei di informazione ed accompagnamento degli investitori innazitutto attraverso un apposito sito collegato alla piattaforma Promos (agenzia di promozione delle Camere di Commercio Lombarde), e quindi la creazione di uno sportello ad hoc loro destinato”.

“Ritengo sia fondamentale la collaborazione tra Comuni, soggetti del mondo economico e sociale del territorio e la Regione sui temi dell’attrattività per offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani. L’auspicio è che gli strumenti messi a disposizione grazie al bando AttrACT permettano di aprire un’ulteriore vetrina, anche livello internazionale, a quelle che sono le peculiarità e le eccellenze del nostro territorio”, ha commentato la vice sindaco Maura Ruggeri.

Ma nel sito vi sono anche strutture in provincia di Cremona, come l’area artigianale di Capergnanica, l’area di trasformazione di San Bassano, l’area Sacchini di San Giovanni in Croce e l’Ospedale Vecchio di Casalmaggiore.

LaBos

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