Cronaca

Ciclisti indisciplinati, nel 2017 le sanzioni sono state 25

I controlli dei Vigili durante l'ultima settimana della Mobilità sostenibile

Sono state 25 nel corso di tutto il 2017 le sanzioni elevate a ciclisti nel Comune di Cremona, di cui sette per transito contromano: questi i dati forniti dall’assessore alla Polizia Locale, Barbara Manfredini, in risposta a un ordine del giorno presentato dal consigliere comunale Maria Vittoria Ceraso, che chiedeva alla Giunta di “mettere in atto la campagna ‘Tolleranza zero per le bici contromano’ impegnando la Polizia Municipale, non solo in un’opera di sensibilizzazione, come quella da anni attiva nelle scuole in collaborazione anche con la Fiab o realizzata durante la settimana della mobilità sostenibile, ma anche attraverso quotidiani e continuativi controlli più severi delle infrazioni stradali, in centro storico e in tutti i quartieri della città, elevando verbali nei confronti dei ciclisti indisciplinati, perché qualunque sia il mezzo utilizzato nessuno debba ritenersi impunito”.

Per Ceraso, “le due ruote sono infatti a tutti gli effetti un veicolo e devono rispettare le regole del codice della strada per garantire la sicurezza, per gli stessi ciclisti e per i pedoni, cioè per gli utenti più deboli della strada”. Cosa che non accade. “Sempre più spesso molti ciclisti sono degli anarchici della strada. In senso vietato, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, passano con il rosso, invisibili di notte. Stanno rivelandosi un vero e proprio pericolo perché sulla strada spadroneggiano. Pedalano dove fa loro più comodo e in barba ad ogni regola. Il ciclista usa il telefonino giustamente vietato all’automobilista senza che gli venga fatta osservazione. E che dire dei giovani che pedalano ascoltando in cuffia musica? Il rosso dei semafori è spesso un colore inesistente per chi viaggia su due ruote senza motore”.

Ma la pensa diversamente l’assessore Manfredini, che non concorda sul fatto di pianificare “azioni radicali di contrasto ma rispettare il Codice della strada che sancisce inoltre il rispetto degli utenti deboli. Non si tratta quindi di adottare criteri di tolleranza zero verso una o più categorie di utenti bensì di adottare una azione equilibrata di contrasto alla violazioni che determinano insicurezza stradale”.

Tanto più che, secondo l’assessore, “i conducenti delle biciclette sono considerati utenza debole e lo dimostrano anche i dati: 108 sinistri con velocipedi coinvolti. Parlerei piuttosto di tolleranza assoluta, ma semplicemente perché è uno stile di convivenza civile che va riproposto, raccontato di nuovo, spiegato nelle sedi opportune, a scuola e in famiglia, nelle associazioni e ai cittadini con iniziative dedicate”.

Insomma, niente pugno di ferro, secondo l’amministrazione. Una scelta che viene fatta “non per favorire una categoria o meno di veicoli, ma per vivere in una città che vuole facilitare tutti gli utenti, con l’attenzione e il rispetto delle regole da parte di tutti”. Ciò detto, per Manfredini “sono da ritenersi necessari interventi di educazione stradale anche per gli adulti e non solo a scuola per bimbi e ragazzi, come giustamente ricorda la consigliera Ceraso, e come realizzato dalla Polizia Locale da 18 anni. Occorre attivare iniziative per gli adulti anche su strada, come, ad esempio, tramite le iniziative sostenute da Fiab durante la Settimana della mobilità sostenibile”.

lb

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