Cronaca

La Regione taglia i ticket ma Pd ridimensiona la portata dello sconto

Riduzione in vista per i ticket sulle ricette mediche. I cittadini non esenti, infatti, pagheranno fino a un massimo di 15 euro, rispetto ai 30 euro attuali.  Il ticket aggiuntivo è calcolato secondo fasce di valore che vanno dai 5 euro ai 51,01 euro e oltre. La Commissione sanità ha espresso parere favorevole alla proposta di rimodulazione avanzata dalla Giunta regionale.

Su richiesta del Partito Democratico, al parere è stata allegata anche una raccomandazione che chiede alla Giunta di legare le rimodulazioni future del ticket sanitario al reddito e non soltanto al valore della prestazione.
Il provvedimento entrerà in vigore il 15° giorno lavorativo successivo all’approvazione della relativa delibera da parte della Giunta regionale.

Il provvedimento è stato approvato anche dai consiglieri del Partito Democratico in commissione sanità, dove il parere alla delibera di giunta è passato all’unanimità, compresa la raccomandazione, voluta dal PD, che chiede che con atti successivi si dia seguito al dettato della legge regionale 23 del 2015, la riforma della sanità, ovvero che si prevedano interventi a favore delle fasce deboli e si proceda a modulazioni per reddito. Questa dicitura era entrata nella legge proprio su proposta del Pd, dopo una dura battaglia d’Aula, durante la discussione in Consiglio nell’Agosto del 2015.
“Il nostro voto sulla riduzione del superticket non può che essere positivo, perché va a vantaggio di tante persone che oggi rinunciano a curarsi per ragioni economiche – spiega il consigliere regionale del PD Matteo Piloni -. Detto ciò, non rinunciamo alla critica all’impostazione generale data dalla Regione Lombardia, basata sul tipo di prestazione e non sul reddito del cittadino che ne ha bisogno. Anche con questa modifica il superticket rimane iniquo perché incide soprattutto sulle fasce più deboli. Ciò che la Regione non può fare è dichiarare di aver dimezzato il superticket, perché i numeri parlano chiaro e i cittadini non meritano questa propaganda ingannevole. Per questi motivi abbiamo chiesto e ottenuto che sui ticket si proceda a modulazioni per fasce di reddito.”
Come spiega il Pd, infatti, “nessun esame vedrà dimezzarsi il costo, semplicemente il tetto massimo del ticket complessivo, ovvero il costo per il cittadino, passerà da 66 Euro a 51. Si abbasserà per esempio il costo per una colonscopia (da 58,80 € a 51), per una risonanza magnetica della colonna (da 66 € a 51) o per una biopsia della tiroide (da 52,80 € a 51), mentre rimarranno invariati esami come la mammografia bilaterale (48,30 €), l’ecografia ginecologica (40,65 €), la visita cardiologica (28,50 €).
Il 71,8% delle ricette non vedrà alcuna riduzione. Delle restanti, il taglio massimo, di 15 Euro, si applicherà all’11,7% delle ricette (elaborazione effettuata sui dati del 2017)”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...