Cronaca

Polizia arresta nigeriano che accoltellò poliziotto: nella stessa casa trovano irregolare

Diceva di essere in Italia per sposare la fidanzata il cittadino nigeriano, clandestino, trovato nei giorni scorsi dalla Squadra Volante in un appartamento di Cremona dove gli agenti si erano recati per dare esecuzione all’arresto di un suo connazionale protagonista lo scorso aprile di una furiosa aggressione ai poliziotti che erano intervenuti presso un abitazione di via Bissolati per sedare una lite condominiale. Nell’eseguire l’arresto (si tratta di M.M, 38 anni, già destinatario di una condanna per violenza sessuale commessa in Sardegna) gli agenti della Mobile si sono imbattuti nello stesso appartamento, in un altro nigeriano, E.J.J. di 41 anni, a carico del quale era stato emesso il 4 maggio un provvedimento di espulsione con decreto di accompagnamento coatto alla frontiera. Accompagnato all’aeroporto, dove sarebbe dovuto salire su un aereo di linea diretto a Lagos, l’uomo si è ribellato violentemente, costringendo i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione a rinunciare all’imbarco, anche per non compromettere la tranquillità degli altri viaggiatori. E’ stato pertanto trasferito al Centro per i Rimpatri di Torino, dove verrà data esecuzione al rimpatrio forzato.

Il 41enne era in possesso di passaporto, cosa anomala per chi vive in clandestinità e non vuole essere riconosciuto. Se l’era fatto rilasciare presso la sede diplomatica del paese dell’area Schengen nel quale era approdato in Europa dopo lo sbarco. La presenza del passaporto rende verosimile l’ipotesi che l’uomo volesse effettivamente accasarsi. Dal primo gennaio 2018 la sezione espulsioni dell’Ufficio immigrazione diretto dal vicequestore Giovanna Sabato, ha eseguito 26 accompagnamenti coatti in frontiera, per lo più scarcerati o rintracciati sul territorio. Gli espulsi prevalentemente provengono da Marocco, Tunisia, Serbia e Albania.

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