Gestiva lo spaccio nelle scuole cremonesi: arrestato 17enne della 'Cremona bene'
Da mesi i carabinieri stavano indagando su uno studente di un istituto tecnico cittadino che si vantava con gli amici della grande disponibilità di denaro. Responsabile anche di minacce ed azioni di bullismo nei confronti dei coetanei, nel caso avessero parlato con gli inquirenti.
Dopo che nel mese di marzo, a seguito di una perquisizione, aveva compreso di essere caduto sotto la lente di ingrandimento dell’Arma, aveva minacciato alcuni studenti di non parlare qualora venissero chiamati, “bullizzandoli” e intimando ritorsioni.
Il GIP del Tribunale per i Minorenni di Brescia, valutati gli indizi raccolti dai Carabinieri della Compagnia di Cremona, agli ordini del maggiore Rocco Papaleo, ha emesso lo scorso 27 aprile un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti continuato e aggravati, nei confronti di un 17enne cremonese, studente di un istituto tecnico cittadino. Il ragazzo è stato individuato quale autore di una vasta attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, condotta a partire dal mese di gennaio 2016 fino almeno al mese di marzo di quest’anno, sia all’interno che in prossimità di alcuni istituti scolastici cittadini, con l’aggravante di averle cedute a soggetti di minore età. Nel periodo in esame, rientrante nell’ambito del protocollo d’intesa “Scuola, spazio di legalità’” promosso dal Ministero degli Interni tramite le Prefetture, sono stati inoltre, segnalati alle prefetture di Cremona, Piacenza e Mantova, ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90, quali assuntori di sostanze stupefacenti ben 50 acquirenti, la maggior parte di essi studenti minorenni, tutti studenti istituti cittadini. Altre decine sono stati identificati, sui quali sono tuttora in corso accertamenti: per mesi avevano acquistato dal ragazzo finito sotto indagine le sostanze stupefacenti e per cui i Carabinieri, nel corso di perquisizioni, nel corso di attività di riscontro, hanno sequestrato quantitativi di sostanza stupefacente del tipo “marjuana” ed “hashish” nonché altro materiale utile per il proseguo delle indagini. Nei giorni scorsi il minore, rintracciato in città, presso la sua abitazione di residenza é stato fermato e collocato in idonea struttura comunitaria reperita dai competenti servizi minorili.
REATO AGGRAVATO: DROGA DISTRIBUITA A MINORI E ANCHE IN PALESTRA – Aiutato da alcuni “complici”, per cui sono in corso ancora accertamenti, il minore è risultato il responsabile di un’impressionante e florida attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Condotte effettuate in modo continuativo e con cadenza settimanale. Il reato, come si è detto, è in numerosi casi aggravato per cessioni a soggetti minorenni (tutti studenti) o all’interno o in prossimità di istituti scolastici, o luoghi di aggregazione (palestra in particolare), formazione ed educazione. Decine infatti, sono risultati gli studenti, che hanno confermato non solo di aver in più occasioni acquistato sostanze stupefacenti dal pusher 17enne, ma anche di conoscerlo come ragazzo dedito abitualmente ed in forma organizzata a tale attività, tanto da avere una disponibilità di denaro davvero inusuale di cui il giovane se ne faceva vanto con gli amici. Amava fotografarsi con il denaro e vantarsi mostrandolo ad ogni occasione.
Gli accertamenti hanno dimostrato come la maggioranza delle cessioni avvenisse all’interno di un complesso scolastico in cui insistono diversi istituti, ma anche nei pressi del suo ingresso. Altre cessioni sono state documentate presso l’abitazione del giovane a Cremona e presso altri luoghi di aggregazione solitamente frequentati dai più giovani.
Le droghe richieste sono risultate hashish e marijuana, vendute dallo spacciatore a 10/15/20 euro al grammo, a seconda del grado di fiducia risposto nel cliente.
‘FUMO’ IN CASA, MA I GENITORI NON SAPEVANO – Le indagini hanno acclarato quanto il 17enne fosse abile nel dissimulare la propria condizione di spacciatore abituale tanto che i genitori (e si parla di un contesto dotato di risorse anche culturali), di nulla si erano accorti nonostante il figlio fosse da anni dedito ad un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti e fosse conosciuto nel contesto cremonese come uno spacciatore, sempre fornito di sostanze e che tale attività fosse perpetrata anche presso l’abitazione. Un vero punto di riferimento per decine di studenti delle scuole cremonesi in cerca di “sballo”. Il giovane inoltre oltre a dimostrarsi abile nel nascondere la propria attività, si è palesato per essere un “professionista” dello spaccio con contatti anche con fornitori maggiorenni, operanti in ambiti extra scolastici e per cui sono in corso accertamenti.
Il ragazzo, per velocizzare e ottimizzare le vendite e quindi le cessioni di stupefacente, si avvaleva anche di alcune “App” e dei servizi di messaggistica dei telefonini, sui quali peraltro conservava dei veri e propri book fotografici composti da numerosissime fotografie non solo delle sostanze stupefacenti che vendeva, ma anche dei mucchi di banconote che illecitamente guadagnava. I Carabinieri inoltre sono riusciti ad identificare almeno una ventina di clienti ed amici del 17enne che frequentavano la sua casa di Cremona e che in tali circostanze si facevano fotografare lasciandosi riprendere mentre confezionavano e fumavano spinelli.