Calcioscommesse, Sartor si difende davanti al procuratore
Nella foto, Sartor prima dell’interrogatorio
“Ha spiegato e chiarito la sua posizione, non c’era nulla da confessare”. Sono le parole usate dall’avvocato Antonino Tuccari, oggi in procura a Cremona per l’interrogatorio del suo assistito, l’ex giocatore Luigi Sartor, davanti al procuratore Roberto di Martino. Sartor, arrestato nel secondo troncone dell’inchiesta calcioscommesse, si è presentato davanti a di Martino attorno alle 11. L’interrogatorio è durato circa cinque ore, con una lunga verbalizzazione (un paio d’ore). Stando alle prime indiscrezioni l’ex calciatore avrebbe parlato del conto in Svizzera, legato però al suo ruolo da procacciatore di giocatori in Asia. Emersa anche la sua intermediazione tra Beppe Signori e uomini di Singapore: in questo caso Sartor sembra abbia detto che tutto era legato unicamente alla possibilità di acquisto di una squadra di calcio italiana (non della massima serie). Allo stesso modo nell’interrogatorio si è parlato del tentativo di combine di Inter-Lecce: gli asiatici si sarebbero mossi chiedendo conto dei soldi persi all’ex giocatore, che tuttavia avrebbe risposto di non sapere nulla al riguardo.