Aveva derubato 87enne sei anni fa: di nuovo in carcere per cumulo di condanne
E’ finito in carcere dopo tre anni da un furto con raggiro commesso ai danni di una signora 87enne a Cremona, il 29enne S.I. originario della Romania, senza fissa dimora, ma rintracciato dai Carabinieri a Soresina in seguito ad un’operazione di controllo del territorio. L’uomo era ricercato in seguito ad un cumulo di condanne per una serie di furti aggravati anche in abitazione, commessi tra 2009 e 2014 nei comuni di Cortenuova (BG), Cremona e Martinengo (BG). Il provvedimento a cui hanno dato esecuzione i carabinieri di Cremona al comando del maggiore Rocco Papaleo, era stato emesso nel 2015 dalla Procura di Bergamo e prevede due anni e due mesi di carcere. L’uomo, rintracciato in via Zambelli a Soresina dove si trovava con altri connazionali, era una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine cremonesi. Nel giugno 2012 era stato arrestato per essersi reso responsabile di un furto in abitazione con raggiro ai danni di un’anziana. La vittima, all’epoca 87enne, denunciò infatti che dopo aver fatto un prelievo di alcune migliaia di euro nei pressi di corso Campi, una volta rientrata a casa sentiva suonare il campanello ed affacciandosi alla porta notava la presenza di un giovane. Questi chiedeva informazioni circa l’affitto di una appartamento in Piazza Cadorna per lui ed un fratello. L’anziana, essendo proprietaria di alcuni appartamenti che normalmente affittava, gli riferiva che aveva la sola disponibilità di un solo appartamento ma in un’altra via. Il ragazzo rispondeva che sarebbe tornato in seguito e prima di allontanarsi, segnalava alla donna la presenza di un gatto morto sulla porta d’ingresso del cortile dell’abitazione. La donna decideva di andare a verificare quanto segnalato dal ragazzo, scendendo dal primo piano dove si trovava e lasciando la porta aperta. Naturalmente non c’era nessun gatto morto e una volta rientrata nell’appartamento, si accorgeva che dalla borsa lasciata poco prima sulla sedia del soggiorno era stata asportata la busta con il contante ritirato. Dopo qualche minuto era stata raggiunta da Carabinieri che la informavano di avere fermato il ragazzo e una sua connazionale, trovati in possesso di documenti riconducibili alla donna e del denaro poco prima asportato. S.I. venne arrestato e gli accertamenti successivi dimostrarono che in effetti era componente di una banda di connazionali, dedita a questo tipo di furti con raggiro. Ora sono in corso accertamenti finalizzati a comprendere i reali motivi della presenza a Soresina del soggetto, che da oltre tre anni aveva fatto perdere le tracce nel cremonese.