Economia

Cremonafiere: consiglio comunale ad hoc per l'ok a modifica statuto

L’interrogazione a risposta orale della Lega Nord, (CremonaFiere, nello statuto Comune ‘espropriato’: Lega chiede conto a Galimberti) che chiede al sindaco chiarimenti urgenti sul futuro di CremonaFiere, ha smosso le acque di un argomento che finora era rimasto confinato nelle riunioni ristrette del Cda. Dell’argomento non si parlerà nel consiglio comunale già convocato per lunedì prossimo, ma il giovedì successivo, 19 aprile, data in cui la presidente Pasquali ha convocato l’ufficio di presidenza con funzione di commissione consigliare (quindi normalmente aperta al pubblico) per l’espressione di parere in merito all’atto di indirizzo sulla modifica dello statuto dell’ente. Seguirà un’altra seduta del consiglio comunale che verrà convocato il giorno prima dell’assemblea (prevista per il 27 aprile) di CremonaFiere, chiamata a votare pro o contro il nuovo statuto. In questo modo il sindaco non avrà l’onere di assumersi da solo la responsabilità di una scelta che potrebbe limitare fortemente il ruolo del comune nel nuovo Cda, oltre che pregiudicare il cospicuo patrimonio dell’ente in seno alla società stessa: non tanto il capitale sociale quanto i 3 milioni che risulterebbero impegnati in strumenti finanziari assimilati a capitale di rischio, inseriti nel patrimonio della società.

Arriva quindi ad un primo momento di dibattito pubblico il tema del futuro dell’ente con sede a Cà de Somenzi, dove l’attuale Cda, prossimo alla scadenza, ha approvato con un solo voto contrario una modifica statutaria che limita fortemente i poteri del Comune, ad esempio non contemplando più la presenza in Cda di due rappresentanti dell’ente locale ed eliminando il potere di veto su temi quali l’autorizzazione a investimenti e piani  finanziari a lungo termine e le autorizzazioni per acquisti e cessioni di immobili, aziende o rami d’azienda per valori superiori al milione di euro. Tra le preoccupazioni espresse dalla Lega, anche l’eliminazione della clausola di gradimento prevista nel caso di trasferimento delle azioni.

In sottofondo, c’è la presenza di un partner esterno con cui sarebbero in corso trattative per risollevare le sorti della Fiera. L’interrogazione si chiude infatti con una domanda cruciale al sindaco Galimberti: “Non ritiene l’illustrissimo Signor Sindaco più opportuno e certamente maggiormente prudente attendere la definizione delle condizioni di partecipazione alla compagine societaria di CremonaFiere S.p.A. da parte di un nuovo partner prima di ridurre in modo consistente i diritti di partecipazione del Comune di Cremona alla società stessa e conseguentemente i poteri di tutela del patrimonio dei cittadini di Cremona?”.

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