Cultura

Classico e sperimentale si sfidano: Stradivari vs violino di seta a Triennale di Milano

Il violino Cremona 1730 di Omobono Stradivari (figlio di Antonio), sfida il violino di seta realizzato da Luca Alessandrini, vincitore al concorso di liuteria di Oxford. La curiosa gara di vibrazioni, sulle note della Passacaglia di Halvorsen è in programma oggi pomeriggio alle 17,30 alla Triennale di Milano, con il sostegno dell’Anlai (associazione nazionale liuteai artistici italiani) di Gualtiero Nicolini: a testare i due strumenti, un classico della tradizione e una sperimentazione sulle caratteristiche acustiche dei biomateriali, sarà il giovane violinista Lorenzo Meraviglia accompagnato dal violista Stefano Rocca e dal violoncellista Riccardo Marelli dell’Accademia Concertante di Milano, diretti da Mauro Ivano Benaglia. Lo strumento realizzato da Antonio ed Omobono Stradivari ha una storia affascinante e misteriosa, raccontata dallo stesso Meraviglia qualche tempo fa a Cremona (guarda il servizio il Cremona1).

Altro legame con la città di Stradivari è rappresentato proprio dal violino in seta di ragno, realizzato due anni fa da Alessandrini come progetto finale del Master al Royal College of Art e dell’Imperial College su innovazione, ingegneria e design a Londra, e poi fatto conoscere attraverso l’Anlai. “Avevo sei mesi per un progetto che mettesse insieme biomateriali e nuovi sviluppi nel settore dell’acustica – aveva raccontato Alessandrini all’epoca ella presentazione dello strumento -. Visto che amo la musica e ho anche fatto qualche concerto, ho pensato subito al violino. E’ lo strumento più iconico, il più difficile da suonare, non ha subito mutamenti da 400 anni e ha alle spalle una cultura enorme. Trasformarlo mi è sembrato una provocazione in grado di stimolarmi” (leggi qui).

 

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