Personale del Comune, Cgil torna ad alzare la voce su indipendenza delle valutazioni
La Cgil fa la voce grossa in Comune, dove tra 17 e 19 aprile, come in tutti gli enti locali, si voterà per il rinnovo della rsu, la rappresentanza sindacale unitaria. Una tornata non semplice per il sindacato che a tutt’oggi ha la maggioranza in Comune, incalzato da sinistra dal sindacato di base Usb (non presente negli ultimi due rinnovi), che non per caso quest’anno ha raggiunto il numero di firme necessario per costruire una propria lista (giovedì pomeriggio la presentazione dei candidati in conferenza stampa). Il coordinatore della rsu, Giorgio Salami, segretario Fp Cgil, nell’ultima riunione di venerdì scorso con i vertici tecnici e amministrativi del comune, non ha risparmiato critiche all’amministrazione teoricamente ‘amica’ di centrosinistra, in tema di valutazione del personale. Un cavallo di battaglia di vecchia data, su cui insiste da anni e che verte sulla scelta dell’amministrazione Galimberti di reintrodurre, fin dall’inizio di mandato, il Nucleo di Valutazione, l’organismo deputato a misurare il raggiungimento degli obiettivi dei dipendenti, in cui figurano due membri esterni, scelti da una lista del ministero della Funzione Pubblica, ma anche il segretario generale pro tempore. Quindi una figura legata a doppio filo alla parte politica che non garantirebbe la totale indipendenza di giudizio nella valutazione dei dirigenti e, a cascata di questi ultimi nei confronti dei loro dipendenti.
“Da anni – ha detto Salami nell’incontro del 22 marzo con segretario generale, dirigenti, p.o e assessore al personale Manzi – noi discutiamo di valutazione e come rsu siamo molto critici sulla questione performance. L’obiettivo è migliorare ed è importantissimo partire dalla funzionalità dei nuovi organismi di valutazione. Con questa amministrazione siamo tornati al ‘nucleo’, che ha sostituito il precedente organismo indipendente. Perchè mantenerlo, quando in tutti i documenti della Funzione pubblica si parla invece di organismo indipendente? Forse è utile per ovviare agli obblighi insiti nell’organismo indipendente, che non contempla la presenza del segretario generale? Su questo bisogna, secondo me, fare uno sforzo più coraggioso e renderci più indipendenti”. Anche perchè da migliorare c’è molto, a partire dalla Relazione sulla performance, documento che viene redatto ogni anno, reso pubblico sul sito internet dell’amministrazione, e in cui dovrebbe essere misurato con parametri oggettivi il grado di raggiungimento degli obiettivi. Ebbene, ha detto Salami, “anche l’ultima relazione, quella del 2016, presenta gravi carenze. Su 26 pagine di griglie, ci sono 334 caselle vuote, più errori vari”. Un documento consultabile da tutti, che presenta troppi gradi di approssimazione, con ricadute – afferma Salami – non solo sulle ‘pagelline’ dei dipendenti, problema tutto sommato settoriale, ma soprattutto sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Questi sì, davvero misurabili, anche nelle urne. g.biagi