Cronaca

Consiglio comunale, approvata la variante puntuale al Pgt

Approvata la variante parziale al Pgt, oggi in consiglio comunale. Si è parlato di strada sud, ma non solo, anche di consumo di suolo e commercio. L’assessore all’area Vasta Andrea  Virgilio ha illustrato gli elementi cardine, tra cui l’aumento delle possibilità di intervento sugli immobili in centro storico grazie all’introduzione di elementi di flessibilità.

Nella fase di stesura della variante, sono arrivate in Comune diverse istanze per nuove aree commerciali, prevalentemente lungo l’asse della Paullese, di media distribuzione. “Noi abbiamo scelto di limitarle – ha spiegato Virgilio – ed evitare la concentrazione di aree commerciali lungo la tangenziale, procedendo invece a una diversa gestione delle medie strutture nel tessuto consolidato, non precludendole ma limitandone l’estensione”. Con la variante è prevista quindi la riduzione delle superfici di vendita delle medie strutture, escludendo nuovi insediamenti di medie strutture, con superficie di vendita da 1501 mq a 2500 mq, dai nuclei d’antica formazione, dagli ambiti di prima e di seconda espansione e dagli ambiti delle frazioni. Per quanto riguarda il rilancio del tessuto produttivo, nella Variante ci sono misure per favorire gli investimenti nel centro storico: riduzione delle richieste standard, flessibilità di destinazioni d’uso e degli interventi edilizi, misure che fanno parte del pacchetto di incentivi strutturato dall’Amministrazione a favore delle imprese. Infine, come da linee di indirizzo della Giunta e come da ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nel luglio 2016, c’è lo stralcio della Strada Sud.

Ad aprire il dibattito, Federico Fasani, Ncd: “Questa è una variante puntuale, che stravolge la coerenza del Piano vigente. Purtroppo l’assessore Virgilio paga lo scotto dell’ideologia. Per la maggior parte la variante non risolverà i problemi che dice di risolvere. Riguardo il  consumo del suolo: 100mila mq in meno, ma parliamo di una superficie di 70 milioni di mq., in proporzione lo zero virgola. La precedente amministrazione ne aveva tolti 650mila.  Sono state rese commerciali alcune aree che non lo erano. Sono solo i singoli appezzamenti di medie strutture che potranno essere ridotti, non la superficie complessiva. Non si contrasta così la corsa dei supermercati, che ormai tutti prediligono metrature ridotte nel tessuto urbano”. In sintesi: “Le modifiche apportate da questa variante sono  piccole, poche e non incisive rispetto alle premesse; il nuovo Piano comporta danni alla città, di cui il più grande è lo stralcio della strada sud”.

Maria Lucia Lanfredi, M5S, ha ampliato il discorso alla mancanza di una “visione della città. Manca la centralità dell’uomo; siamo sommersi da auto inquinanti, facciate maltenute e vetrine vuote; parcheggi spesso poco utilizzati, supermercati aumentati. Occorre offrire motivazioni per utilizzare le biciclette, ad esempio, rendendo i percorsi sicuri e i marciapiedi non sconnessi”. M5S – pur essendo nettamente contrario alla strada sud e al mantenimento del tracciato – quindi ha votato contro la variante in quanto ritenuta inadatta ad offrire alternative reali alla situazione attuale.

Ovviamente favorevole il Pd, con il capogruppo Rodolfo Bona: “In passato ero favorevole alla strada sud – ammette – In realtà, poi ho capito che si sposterebbe il problema traffico di solo 100 metri; inoltre più strade ci sono, più traffico arriva. E poi c’è il concreto rischio di nuovi insediamenti a ridosso del tracciato, con ulteriore consumo di suolo”. “Sono orgoglioso – ha concluso Bona –  di far parte di un partito che si assume le sue responsabilità anche a costo di pagare un prezzo in termini di popolarità”. “Stiamo parlando di un fantasma della strada sud che ci sta inseguendo da anni”, ha chiosato Paolo Carletti, Psi – Pd nel suo intervento finale.

Per Enrico Manfredini, il Piano è “concreto e realistico, tiene conto di quello precedente ma anche delle novità intervenute in questi anni”. Mentre Alessandro Carpani, Lega Nord: “non entro nel merito se sia giusto o no tenere il tracciato della strada sud, ma ad un anno dalle elezioni, ci dovrebbe essere una preoccupazione rispettosa per la richiesta dei cittadini che chiedono di tenere la strada nel Pgt”. Anche perchè “viste come sono andare le lezioni politiche, non è detto che anche in comune l’anno prossimo qualcosa non cambi”. Carpani ha poi accennato alla richiesta di quei “bravi ragazzi del centro culturale La Speranza che quello di Borgo Loreto diventi formalmente ‘luogo di culto'”, (istanza respinta, ndr). Evidentemente quella è la funzione di quel centro culturale, mi pare quindi che sia il caso di mettere il catenaccio”.

Alla fine dunque la variante è stata approvata con 16 voti a favore e 11 contrari, praticamente tutta la minoranza.

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