Cronaca

Capodanno, partono i primi botti: ad accendere la miccia contro il Comune, Confcommercio e Confesercenti

Partono i botti di Capodanno. Ad accendere la miccia, Confcommercio e Confesercenti. Neanche il tempo di presentare l’iniziativa da parte del Comune (leggi qui), che dalle associazioni del commercio arrivano le prime bordate. “La festa di Capodanno, in piazza Stradivari, è l’ennesima decisione calata dall’alto che non rispetta le ragioni delle imprese”, attaccano Claudio Pugnoli ed Ernesto Fervari per Confcommercio e Confesercenti.
Destinatario delle critiche, come nel caso delle iniziative per il Natale, è il Comune di Cremona, che giusto questa mattina ha presentato gli eventi per il 31 dicembre. “Era davvero necessario allestire la tensostruttura per il cenone, con disagi per i negozi e gli ambulanti (e lo spostamento di diverse decine di attività)? – domandano Pugnoli e Fervari -. O, ancora, portare nuova concorrenza a pubblici esercizi e ristoratori in un momento in cui la coperta è già troppo corta e le festività del Capodanno sono una buona occasione per portare una boccata d’ossigeno”.
All’origine della polemica, ancora una volta, il mancato dialogo tra l’amministrazione e le associazioni. “Non è certo mancato il tempo per una consultazione – proseguono infatti Pugnoli e Fervari – quanto piuttosto la volontà. Eppure (basta sfogliare il volumetto di presentazione dell’evento) il Natale dovrebbe essere una iniziativa del Comune in collaborazione anche con Confesercenti e Confcommercio Cremona, insieme alle altre rappresentanze delle piccole e medie imprese. Sinergia che per la festa del 31 dicembre non è certamente avvenuta, con tensostrutture e cucine che lo testimoniano”.
“Le imprese ambulanti e di vicinato – continuano i presidenti di Confcommercio e Confesercenti – hanno dimostrato fortemente il proprio legame verso la città di Cremona, cercando e trovando soventemente punti in intesa con l’Amministrazione Comunale, basti pensare allo spostamento storico ed epocale del mercato bisettimanale cittadino dalla sede storica di piazza Marconi alle vie adiacenti piazza Stradivari, con notevole sforzo da parte di tutte le realtà commerciali del centro città. E ora, viene da pensare cha la categoria dei commercianti venga ripagata in questo modo per la collaborazione sempre offerta”.
Concludono Pugnoli e Fervari: “Resta solo la speranza che, con il nuovo anno, porti, da parte degli amministratori, una rinnovata volontà di dialogo ed una vera capacità di collaborare per il bene della città. I nostri imprenditori non possono e non vogliono ‘arrancare’ (come direbbe De Rita) da soli, ma chiedono – per affrontare i nuovi orizzonti legati alla crisi – che gli venga riconosciuta ‘cittadinanza istituzionale’. La stessa che le decisioni calate dall’alto mettono in discussione”.

 

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