Cultura

Liuteria cremonese grande protagonista in un musical spagnolo della Belle Époque

di Marco Bragazzi
Il concorso di liuteria di Cremona ma che non si svolgeva a Cremona. Nel 1937, ovvero nel bicentenario della morte di Antonio Stradivari, venne istituito uno dei capisaldi della storia cremonese degli ultimi 100 anni, il concorso di liuteria per i maestri liutai che attirava da ogni parte del mondo artigiani per far esporre le proprie opere. Ma circa 30 anni prima il concorso “già esisteva”, non era a Cremona ma si teneva in Spagna, non era previsto un premio particolare ma raccoglieva un grande successo nei teatri iberici. Quello di cui stiamo parlando è l’opera teatrale “El Certamen de Cremona” (Il concorso di Cremona), opera scritta dal famoso drammaturgo spagnolo Carlos Fernandez Shaw e musicata dal compositore castigliano Tomas Bretòn. Il musical, brillante e divertente nei dialoghi così nelle musiche, segue il “filone mondiale” della liuteria cremonese di fine ‘800 e inizi ‘900, quando tra i primi esperimenti con la celluloide (Il liutaio di Cremona) e grandi scrittori come la britannica George Eliot onoravano la liuteria cremonese e i suoi maestri per il valore insuperabile delle loro opere. I protagonisti di questa operetta in un solo atto con due quadri scenografici sono Giannina figlia di Tadeo Ferrari, sindaco della famosa corporazione dei liutai di Cremona e Filippo con Sandro, praticanti a bottega del signor Ferrari. El Certamen è ambientato a Cremona a metà del 1700, poco dopo la scomparsa di Stradivari, i quadri sono una strada del centro storico con diverse botteghe di liutai e una piazza cittadina che, stante alla descrizione scenografiche, deve ospitare molti alberi. Tadeo, agitato per il concorso, è impegnatissimo per i preparativi e per la competizione, mentre il rapporto tra la figlia Giannina e Sandro sembra incrinarsi per una serie di coincidenze che, almeno all’inizio, sembrano irrecuperabili. La presenza sul palco di coro e orchestrali rende El Certamen quasi più vicino ad un’opera musicale che teatrale, il tributo alla città di Cremona è diretto e enorme e, verosimilmente, aveva portato uno dei due autori o qualche loro conoscente in città, dato che la descrizione delle botteghe sembra molto precisa.

“Quièn desconoce la fama que tiene el mundo entero nuestra ciudad de Cremona, por fabricar instrumentos de cuerda, mas que ningunos delicados y perfectos?”
(Chi non conosce la fama che ha Cremona nel mondo intero per aver creato strumenti a corde delicati e perfetti?)

 

Shaw

Gli autori rendono omaggio alla liuteria cremonese con questa commedia musicale che, scritta a quattro mani, vede il lavoro di due tra i più grandi autori iberici a cavallo tra il XIX e il XX secolo. L’azione si sposta anche sui rapporti personali che attraversano la bottega del “sindaco” Ferrari, dando un tocco di delicatezza alle musiche e ai canti dei protagonisti e rendendo più “leggera” l’interpretazione. Shaw, prolifico paroliere, con El Certamen ottenne la collaborazione di Bretòn, considerato tra i più moderni e prolifici compositori del suo tempo ma, agli albori del ‘900, un altro spettacolo faceva “faville” nei teatri in Francia e in Inghilterra, era “Il liutaio di Cremona” originalissimo spettacolo musicale di trasformismo in 3 parti. A più di un secolo di distanza potrebbe essere interessante ascoltare El Certamen anche a Cremona, città che avrebbe l’ambientazione scenografica di certo più vicina a quella descritta e raccontata dalla coppia Shaw e Bretòn.

 

Breton

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