Cronaca

Centro in crisi, commercianti di corso Mazzini alzano le barricate contro il Comune

Barbara Fiori di Artikasa

Il centro storico si svuota sempre di più e, a fronte dell’ipotizzata apertura di un nuovo centro commerciale nell’ex Armaguerra, i commercianti salgono sulle barricate. Dopo la presa di posizione delle associazioni di categoria e in particolare di Confcommercio, anche i singoli negozianti dicono basta, e lo fanno mettendo insieme un Comitato per far sentire al Comune la propria voce. La protesta parte da corso Mazzini, su iniziativa di Barbara Fiori, titolare di Artikasa, ma l’appello è rivolto a tutti i commercianti del centro che sono stufi della situazione.

“Siamo completamente d’accordo con quanto ha dichiarato Vittorio Principe di Confcommercio, prendendo le distanze dal Comune” spiega Barbara fiori. “Noi facciamo lo stesso, perché il Comune ha ucciso il centro storico, e l’autorizzazione al nuovo centro commerciale è stata il colpo di grazia. E’ inutile che loro si giustifichino dicendo che hanno fatto tutto il possibile, visto che poi quando chiediamo di fare qualche evento qui in corso Mazzini non ce lo permettono con la scusa che deve essere una via di passaggio per i mezzi di soccorso”.

Intanto il centro storico langue e le vetrine vuote sono sempre più numerose. “Non credo che questa città avesse bisogno di un altro centro commerciale” continua la titolare di Artikasa, facendosi portavoce dei negozianti della zona. “E adesso noi non ci stiamo più. Per questo vogliamo indire un’assemblea, insieme a Confcommercio, a cui saranno invitati tutti i commercianti. Vogliamo che si tolga questa assurda Ztl, che impedisce il passaggio ai clienti, mentre per il resto con i permessi transitano cani e porci. Chiediamo di abbassare i prezzi dei parcheggi, perché 1,70 all’ora non si pagano neppure nelle grandi città. E soprattutto serve un maggior numero di posteggi: i centri commerciali hanno parcheggi immensi e gratuiti a disposizione, noi solo pochi parcheggi a pagamento, che non sono mai sufficienti. E non dimentichiamo il caro affitti, un problema non indifferente”.

Una Cremona senza negozi perde anche attrattività nei confronti del turismo. Come spiega Barbara Fiori, “i turisti che passano nel mio negozio mi raccontano della loro perplessità nel trovare così tante vetrine vuote. Non è un bel biglietto da visita per la  nostra città”.

Laura Bosio

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