Cronaca

Università, unificazione vicina Scarabottolo: 'Possibile immatricolazione a Milano'

Il dipartimento di informatica di Crema sembra ormai già destinato a trasferirsi a Milano. E mentre dagli esponenti politici di tutti i partiti si promette battaglia per mantenerlo in città, dal vice direttore Nello Scarabottolo (referente della sede di Crema, ndr) arriva una versione che pare ormai incontrovertibile.

Già dal prossimo ottobre, infatti, sia l’attività didattica che la ricerca potrebbero essere trasferite nel capoluogo lombardo, nella nuova struttura di via Celoria. “Non sarebbe normale, con lo spazio disponibile, mantenere due sedi distaccate”, ha spiegato Scarabottolo. Nessuna contrarietà da parte dei docenti, la cui posizione maggioritaria è propensa all’unificazione del dipartimento.

Gli studenti già immatricolati potranno portare a termine il percorso di studi a Crema, ma nel 2020, anno in cui decade la convenzione con l’UniMi, si conta di chiudere totalmente il corso di laurea. Se il percorso di accorpamento diventerà realtà, le nuove matricole che vorranno approcciarsi a Informatica da ottobre dovranno recarsi a Milano.

Inoltre il mandato del rettore Gianluigi Vago è in scadenza, il che rende la questione ancora più delicata perché l’ultima parola rispetto al trasferimento spetta proprio al rettorato. Un incarico che attualmente non porta alcun nome e che sarà assegnato anch’esso nel prossimo mese di ottobre.

A Crema il compito dell’Amministrazione e dei portatori di interesse è quello di capire, insieme al nuovo rettore, cosa fare della struttura universitaria cremasca. “E’ necessario valutare la possibilità di corsi di laurea pertinenti con le attività del territorio, come la cosmesi o la meccatronica, così da mantenere il presidio”, ha suggerito il vice direttore.

Un’idea che non giunge nuova, ma che deve essere ancora ampiamente sviluppata. In ogni caso, secondo Scarabottolo “Gli Enti locali coinvolti non dovrebbero frenare questo percorso, che è positivo sotto tutti i punti di vista”.

Ambra Bellandi

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