Cronaca

Sottopasso di via Brescia Il perito dà ragione a residenti e commercianti

La battaglia senza fine sul sottopasso di via Brescia continua con la causa civile nelle aule del tribunale. Nella giornata di mercoledì si è tenuta l’udienza contro il Comune di Cremona, rappresentato dall’avvocato Enrico Cistriani, per i danni arrecati agli immobili durante i lavori di realizzazione dell’infrastruttura, promossa da Maria Masseroni, assistita dagli avvocati Curatti e Manfredi.

Il giudice Giorgio Trotta aveva nominato come consulente tecnico Saverio Caramatti, geometra di Trigolo che doveva valutare super partes i danni provocati dalla costruzione del sottopasso incriminato. Dalla relazione tecnica è emerso che l’immobile, a causa della costruzione del sottopasso, ha subito un deprezzamento che si calcola in poco più di 110 mila euro.

La Masseroni, tramite i suoi avvocati, aveva chiesto al Comune un risarcimento di 140mila euro. Il geometra nominato dal giudice spiega nella relazione che a causa del sottopasso è variato il parametro della posizione, della viabilità, della densità di traffico, della visibilità, dell’accessibilità, dei parcheggi, della redditività, questo naturalmente riferito anche alle attività commerciali. “Quando si acquista una casa – scrive nella relazione il geometra – si è disposti a spendere anche in considerazione di queste caratteristiche, se poi quella zona subisce delle modifiche peggiorative a causa di costruzioni pubbliche e in tal caso il bene si deprezza e si riduce l’appetibilità, ciò provoca di per sé una limitazione delle facoltà di godimento da parte del proprietario. Dunque l’immobile diventa meno interessante per il mercato e anche il valore commerciale si riduce”.

Pertanto la parte residenziale ha subito una riduzione di valore del 20%, abbassando dagli iniziali 1000 euro al metro quadrato a 800 la parte commerciale, secondo la perizia del geometra ha subito una riduzione di valore del 36% abbassando il prezzo unitario a 800 euro al metro quadrato mentre prima della costruzione del sottopasso il valore era di 1250 euro al metro quadrato.

Nella perizia si leggono le contro osservazioni inviate da Marco Pagliarini, dirigente del Comune di Cremona, che sul deprezzamento degli immobili scrive: “Dopo la chiusura del passaggio a livello la via è stata beneficiata di collegamenti ciclabili e pedonali”, dunque non è condivisibile, secondo il dirigente comunale, il deprezzamento per le attività commerciali del 36%, ne’ il deprezzamento del 20% dell’appartamento che anzi ne ha beneficiato per l’aria più salubre e per l’assenza di rumori generata dai motori accesi dalle auto che sostavano davanti al passaggio a livello”.

Silvia Galli

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