Sicurezza, regolamento rivisto: esercenti non responsabili per chiasso fuori dai locali
Ritorna in commissione il regolamento di polizia municipale e sulla sicurezza urbana, che tanto aveva fatto discutere alcuni mesi fa, soprattutto per la severità delle sanzioni, difficilmente applicabili, in tema di assembramenti nei luoghi pubblici che arrecano disturbo o rovinano il decoro urbano. Sanzioni e allontanamento rimangono nella nuova versione del testo che andrà in commissione sicurezza – polizia locale – commercio il prossimo 19 febbraio, su convocazione di Paolo Carletti, ma vengono introdotte anche alcune novità, soprattutto per quanto riguarda il disturbo della quiete pubblica.
“Con questo regolamento – afferma Carletti – ci auguriamo di poter dare agli agenti uno strumento agile e di buon senso, autentico specchio di una comunità unita, viva e attenta ai bisogni di tutte le sue componenti.
Ci preme sottolineare non solo il valore pratico ed amministrativo, ma anche il valore politico su cui poggia il regolamento: questa non è affatto un provvedimento strumento di propaganda securitaria, ma un provvedimento ben bilanciato tra le variegate esigenze delle componenti della nostra comunità.
Non è il momento di trattare il tema sicurezza in maniera propagandistica né è il momento di rifiutare il confronto su questi temi, è invece il momento di dare agli agenti i giusti strumenti ed il giusto sostegno”.
Tra le norme che sono state cambiate rispetto alla prima versione, c’è quella che riguarda le responsabilità dei titolari di pubblici esercizi per comportamenti contrari alla quiete pubblica fuori dai propri locali. Un tema molto sentito in centro storico, dove anche nell’ultima assemblea di quartiere alcuni residenti hanno lamentato l’eccesso di rumore degli avventori che consumano bevande fuori dai locali, soprattutto di sera. Il nuovo testo solleva gli esercenti da responsabilità dirette di sorveglianza fuori dai propri locali, attività che, sottolinea Carletti, deve rimanere di competenza di polizia locale e forze dell’ordine, visto che si tratta di suolo pubblico.
“Se il centro di Cremona è vivo – afferma il presidente di commissione – ne siamo felici e consideriamo questo un ottimo risultato a fronte della nostra battaglia contro la desertificazione del Centro Storico. Credo che sia gli esercenti che i residenti del Centro troveranno soddisfazione nel cogliere che il regolamento bada alle loro giuste necessità.
“Il regolamento proposto – conclude Carletti – e fortemente voluto da questa maggioranza è la base di una serena crescita sociale di Cremona e ci auguriamo che la minoranza ne colga il valore e voglia sostenerne l’approvazione”.
Il regolamento recepisce parte delle norme nazionali del ‘decreto Minniti’ su sicurezza e decoro urbano (la legge 48 del 18 aprile 2017) in aree sensibili della città come parchi e giardini storici, complessi del Duomo, di palazzo Cittanova, del Museo del Violino, del Museo Civico, scuole e sedi universitarie. Tra l’altro è previsto che “chi reca impedimento alla libera e piena accessibilità e fruizione con condotte vietate come rumori fastidiosi notturni, bivacchi, attività di arrampicata sui monumenti e ricreative che causano pericolo, può essere soggetto alla sanzione da 100 a 300 euro e all’ordine di allontanamento”.
G.Biagi