Cronaca

Ospedale di Cremona E' nato 'Orion', progetto per la salute delle donne

La presentazione del progetto “Orion”, che si è svolta questo pomeriggio nell’area donna dell’ospedale di Cremona, si è rivelata un’autentica festa in famiglia, dove ciascuno ha portato il proprio entusiasmo e il proprio saper fare con un’unica aspirazione: quella di lavorare insieme per la salute delle donne.
Nel dare il benvenuto ad Orion “questa è la vostra casa”, Camillo Rossi, direttore generale dell’ASST di Cremona, ha ricordato  Ermanna Manara, scomparsa oggi dopo una lunga malattia. “Un giorno bellissimo e tristissimo perché siamo qui insieme e al contempo ci ha lasciato una collega e amica“. A lei è andato il pensiero di tutti i presenti con un minuto di silenzio.

Orion è un progetto innovativo, nato dal desiderio del personale medico e infermieristico di coinvolgere in modo corale il mondo del volontariato all’interno di area donna. Lo scopo? Creare un sistema – coordinato e sensibile – di accoglienza e orientamento in sintonia con i bisogni delle pazienti. Le associazioni che aderiscono sono: Apom, Arco, Cancro Primo Aiuto, Croce Rossa Italiana, Mamme che stress, R4H. Ciascuna con la propria specificità partecipa alla costruzione di una realtà unica, perché “il tutto è più della somma delle singole parti”.

“La scelta di presentare questo progetto in concomitanza con la giornata mondiale per la ricerca sul cancro non è casuale – ha spiegato Camillo Rossi. Abbiamo voluto dare accrescere il significato simbolico di questa bellissima iniziativa che mette al centro il ruolo dei volontari e il loro impegno per favorire l’accoglienza, l’orientamento e la continuità assistenziale delle pazienti che si rivolgono ad area donna. Per questo desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla costituzione di Orion e le associazioni che hanno aderito. In particolare grazie a Paola Mosa (direttore socio sanitario – ASST di Cremona) che ha coordinato il tavolo di lavoro, a Daniele Generali (direttore della UO Multidisciplinare di Patologia mammaria) e Sergio Aguggini (dirigente medico multidisciplinare di Patologia mammaria) che hanno ideato e sostenuto ogni fase dell’intero progetto”.
“Ricordo che area donna – ha concluso Rossi – è un luogo unico che riunisce i servizi coinvolti nella diagnosi e cura della patologia mammaria e ginecologica. Un luogo dove è assicurata la multidisciplinarietà dell’assistenza e un percorso completo e facilitato che può essere riassunto in quattro passaggi essenziali: prevenzione e diagnosi (informazione, educazione sanitaria, visita specialistica, mammografia, ecografia, esami cito-istologici, ecc); approccio terapeutico (interventi mini-invasivi, chirurgia demolitiva, plastica ricostruttiva), riabilitazione psico-fisica– sociale e successivi controlli”.

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