Cronaca

Spreco alimentare: Cremona potenzia l'iniziativa 'Tenga il resto'

In occasione della quinta giornata nazionale contro lo spreco alimentare, il Comune di Cremona rilancia l’iniziativa “Tenga il resto” e prosegue le azioni sui nuovi progetti dedicati a questa importante tematica.
Dopo la seconda tranche di consegne delle vaschette in alluminio ai ristoranti cittadini aderenti all’iniziativa “Tenga il resto”, avvenuta lo scorso dicembre, il Comune di Cremona, in collaborazione con il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio (CiAl) , intende potenziare l’iniziativa coinvolgendo altre attività nel campo della ristorazione, rivolgendosi in particolare agli esercizi appena aperti.

Dotate di apposita copertura personalizzata con i loghi dei partner della campagna, le vaschette consentono ai clienti dei ristoranti di portare via il pasto non consumato durante il pranzo o la cena. L’alluminio è un materiale riciclabile infinite volte, inoltre la vaschetta in alluminio, per le sue caratteristiche, è l’imballaggio più adeguato per contenere il cibo avanzato. Il progetto rientra tra quelli legati all’economia circolare finalizzati a limitare, con azioni concrete, lo spreco di cibo, così da conclirae la solidarietà con la sostenibilità, in linea con quanto già attuato nelle mense scolastiche e in altre realtà cittadine.

La lotta contro lo spreco alimentare sarà ulteriormente implementata con azioni specifiche che saranno programmate ed avviate a breve nell’ambito del progetto europeo UrbanWins. Gli interventi attuabili sono emersi anche in occasione delle periodiche Agorà, che vedono la fattiva partecipazione di stakeholders e di cittadini. Il progetto UrbanWins, di cui il Comune di Cremona è capofila, infatti ha come scopo l’individuazione di attività volte alla riduzione della produzione di rifiuti e al risparmio delle risorse.

La Giornata di prevenzione dello spreco alimentare venne celebrata in Italia per la prima volta il 5 febbraio 2014 ideata ed istituita dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e il Dipartimento di scienze e tecnologie agro alimentari dell’Università di Bologna. La Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare è l’occasione per la diffusione di nuovi dati da parte dell’Osservatorio nazionale sugli sprechi Waste Watcher.

In Italia ogni anno si buttano nella spazzatura 145 chili di cibo per abitante. Nelle mense scolastiche, un pasto su tre finisce nel cassonetto e nei supermercati lo spreco alimentare pesa per 18,8 chili all’anno ogni metro quadro. L’Italia è il quarto paese al mondo nella lotta allo spreco alimentare e nell’ultimo anno quasi tre italiani su quattro (71%) hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari.

Dai dati diffusi emerge che ogni giorno le famiglie gettano 100,1 grammi di cibo a testa: 36,92 kg di alimenti all’anno, per un costo di 250 euro annui. Per fortuna, è il 40% in meno rispetto al 2016, quando nella pattumiera erano finiti 84 kg. Il risparmio è stato di 110 euro. Il cibo più gettato è la verdura, seguito da latte e latticini, frutta e prodotti da forno. Nelle mense scolastiche quasi 1/3 dei pasti viene gettato, il 29,5%, 120 grammi per ogni studente. Lo spreco alimentare pesa anche nella grande distribuzione. Dai dati monitorati dai ricercatori delle Università di Bologna e della Tuscia emerge che negli ipermercati incide per 9,5 kg all’anno per ogni metro quadro di superficie di vendita e nei supermercati per 18,8 kg/anno per mq. Tradotto per ogni cittadino italiano significa una produzione di spreco di 2,89 kg/anno pro capite, vale a dire 55,6 grammi a settimana e 7,9 grammi al giorno.

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