Cronaca

Trofei conquistati da campioni gettati in un mucchio: monta lo sdegno dei soci Bissolati

Decine di trofei di titoli sportivi italiani  gettati in un angolo della società canottieri Bissolati, accanto al campo di calcio in una sorta di discarica. E’ quanto si è trovato davanti un socio che passeggiando sul lungoPo, ha pensato di postare una foto dell’indecoroso mucchio sul gruppo Facebook Quelli che amano il Po e vanno a remi e non a motore. Un titolo che già la dice lunga sulla passione che anima il suo amministratore, Italo Fornasari, uno degli atleti che hanno dato lustro alla canoa bissolatina e cremonese, che può vantare nomi come Perri e poi Fanfoni, Rossini, Masseroni, Passerini, Cadoria, Beltrami, Annoni. Questi alcuni dei nomi ancora ben leggibili sulle targhe. La foto ha suscitato l’indignazione di tanti iscritti, tra cui Maurizio Mondoni: “Sono andato a vedere lo scempio: una vergogna!!! Perchè?”. Tra i tanti, è riconoscibile la targhetta del campionato assoluto 1970 di canoa vinto da Pietro Fanfoni.

Fornasari ha chiesto spiegazioni al presidente, Maurilio Segalini, che però non ne sapeva niente. “Si è informato presso il direttore – ci spiega Fornasari – il quale mi ha inviato una lettera di scuse spiegando che si è trattato di un’iniziativa personale di un operaio che aveva trovato quei trofei in un locale che in quei giorni andava sgombrato per manutenzione.  E’ una spiegazione che non può bastare – si accalora Fornasari – e non basta una lettera di scuse. Serve una presa di posizione del consiglio direttivo. Tra l’altro ne ho parlato proprio stamattina con Oreste Perri”.

Quei trofei, nel 2000 dopo la piena del Po, stavano per essere  perduti, ma furono gli stessi soci bissolatini  a salvarne qualcuno. Tra quelli fotografati, si nota chiaramente la decorazione della coppa con le pagaie incrociate, e quasi tutte le targhe appaiono integre. “Prima di buttarli, la società avrebbe potuto chiedere a chi li aveva guadagnati con sudore e fatica, se voleva portarseli a casa”, commenta Fornasari e gli fanno eco decine di commenti indignati su Facebook. Come ancora  Mondoni: “Come presidente degli Azzurri cremonesi sono veramente indignato! Quasi tutti i Trofei sono integri (li visti io di persona e ho cercato di rimetterli in piedi), solo qualcuno si è rotto perchè è stato gettato nel fango. Non ho parole”.

Il direttore della Bissolati ammette l’errore: dopo aver spiegato nella sua lettera che “le coppe e i trofei, già gravemente danneggiati e non più esponibili a causa di eventi passati (tra cui le due alluvioni del 1994 e del 2000) erano comunque destinati ad essere stivati in un magazzino dedicato”, si scusa “personalmente per un’immagine che offende la nostra Storia ed i Protagonisti che l’hanno scritta e che non rappresenta quanto questa Società continua a fare per lo Sport e per i nostri Atleti”.

G.Biagi – S.Pizzorni

 

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