Politica

Burgazzi spiegherà agli studenti come si vota: è polemica dall'opposizione

Mentre si avvicina a grandi passi l’appuntamento con le elezioni regionali del 4 marzo scoppia il caso del candidato Pd Luca Burgazzi e della sua proposta di illustrare le modalità di voto ai ragazzi delle scuole superiori che per la prima volta andranno alle urne. In particolare, è il centrodestra, nella persona di Roberto Borsella, ex consigliere comunale, a puntare il dito contro Burgazzi, che sarà protagonista di un incontro, nelle prime settimane di febbraio, con gli studenti di 4ª e 5ª superiore del Manin, “dove saranno spiegate le modalità di voto ai ragazzi che sceglieranno di partecipare”, come si legge nella nota diramata dai rappresentanti di istituto ai rappresentanti di classe.

“Nei giorni scorsi sono stato personalmente informato di un’iniziativa pensata appositamente per i ragazzi che il prossimo 4 marzo saranno chiamati a votare per la prima volta in vista delle elezioni regionali italiane” si legge nella nota a cui fa riferimento Borsella. Si tratta, in particolare, di “un incontro/aperitivo elettorale alla presenza del candidato consigliere comunale cremonese Luca Burgazzi”, che sarà organizzato a inizio febbraio e “dove saranno spiegate le modalità di voto ai ragazzi che sceglieranno di partecipare. Un invito che è rivolto a tutte le scuole della città”.

Un messaggio che, su Facebook, ha scatenato il dibattito. E’ stato Borsella ad aprire le danze, chiedendo chiarimenti al consigliere Burgazzi: “Trovo disdicevole che alle superiori, nei licei tu vada a parlare ai giovani sulla modalità di voto per chi si appresta per la prima volta ad una consultazione elettorale” attacca nel suo post. “Poi Burgazzi può fare ciò che vuole, ma il comunicato, così come è stato girato, è in termini errati… trovo difficile che un candidato si limiti a illustrare le modalità di voto”.

A rincarare la dose anche l’attuale consigliere comunale di Ncd Federico Fasani, secondo cui Burgazzi starebbe “utilizzando impropriamente il ruolo istituzionale per farsi la campagna elettorale” e che avvisa: “Verranno fatte le opportune verifiche”.

Burgazzi, dal canto suo, ha spiegato che si tratta di “un momento sulle modalità di voto in campagna elettorale con i ragazzi che liberamente potranno scegliere o meno di venire” e non di un appuntamento istituzionale. “Si tratta di un incontro organizzato da me, su richiesta di alcuni ragazzi, in un luogo esterno alla scuola e fuori orario scolastico. L’invito è passato tramite i rappresentanti di classe e ovviamente non con circolari della scuola”. Insomma, per il giovane candidato alle regionali, nessun conflitto di interesse, come invece vorrebbe la minoranza di centrodestra.

A favore di Burgazzi, sempre sui social, si è schierato anche l’assessore Andrea Virgilio, che rimanda al mittente le accuse di conflitto di interessi: “il sottoscritto (insieme a tanti altri detentori di ruoli istituzionali) ha ricevuto l’invito alla presentazione di un libro redatto e presentato da un candidato al consiglio regionale (di centrodestra, ndr). Presentazione che ha visto la presenza anche di autorità pubbliche probabilmente anche queste sollecitate a partecipare. Dunque guardate prima a casa vostra”.

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