Cronaca

Livello del fiume Po cresciuto di 4 metri in 36 ore, le società Canottieri: 'Mancano controlli'

Il maltempo di questi giorni, che sta colpendo tutto il Nord Italia, sta anche facendo innalzare il fiume Po in maniera preoccupante: i livelli del fiume sono saliti di ben 4 metri nelle ultime 36 ore, a causa dell’ingrossamento dei suoi affluenti. All’idrometro di Cremona ora il  livello del fiiume misura ora -3,04 metri sotto lo zero idrometrico, quando solo due giorni fa era intorno ai -7.

La situazione preoccupa notevolmente le società canottieri rivierasche, che hanno notato nella mattinata di mercoledì gli “improvvisi e
preoccupanti livelli di crescita dell’acqua, rispetto al giorno precedente” evidenzia il presidente di Assocanottieri, Maurillio Segalini. “La crescita improvvisa durante la notte di circa 4 metri ha messo in pericolo tutte le attrezzature e gli attracchi delle diverse Società canottieri ed associazioni dislocate lungo le rive del fiume per le normali attività societarie e sportive, con l’intervento straordinario dei Vigili del fuoco”.

“La cosa che stupisce è l’improvvisa e importante crescita del fiume è avvenuta in particolare durante la notte senza che nessun organismo di controllo o monitoraggio abbia segnalato questo brusco ed inaspettato aumento di livello dell’acqua” sottolinea ancora il presidente. “Tutte le società canottieri che singolarmente o attraverso la Assocanottieri hanno ormai da tempo collaborato e condividono protocolli e progetti di emergenza e di cura delle rive e della promozione del fiume si chiedono perchè nessuna comunicazione sia stata fatta e in particolare come sia potuto avvenire e per quale motivo l’aumento del livello del fiume di una tale portata in cosi poco tempo? Non essendo questo aumento di livello frutto di fenomeni naturali e ambientali”.

Grande è la preoccupazione per “le diverse strutture ed attrezzature posizionate lungo le rive del fiume, per un valore di diverse decine di migliaia di euro”, che “sono soggette ad operazioni di ancoraggio e movimentazione che permettono il loro adeguamento al livello del fiume se i soggetti vengono avvisati per tempo. Invece in tali condizioni, si sono verificati disagi, danni e pericoli per tutta la diversa utenza. Al fine di evitare in futuro tali situazioni l’Assocanottieri chiede ai soggetti preposti alla sicurezza idrografica del fiume PO ed alla tutela delle rive e del patrimonio ambientale del fiume di predisporre sin da subito un percorso condiviso tra tutti gli interessati al fine di evitare danni e pericoli in casi analoghi in futuro, l’associazione si rende anche disponibile a partecipare e condividere scelte e strategie di comunicazione”.

Anche la Coldiretti sta monitoranto la situazione, tenendo controllato il livello idrometrico al Ponte della Becca (Pavia). La pausa concessa dal maltempo dopo le eccezionali precipitazioni – sottolinea la Coldiretti – sta provocando lo scioglimento della neve con il pericolo valanghe e frane in montagna, ma anche rischio idrogeologico diffuso a causa del livello idrometrico raggiunto dai corsi d’acqua.

Timori quindi per le aziende agricole e le comunità situate a ridosso di torrenti e fiumi dove per effetto del rapido innalzamento sono stati raggiunti livelli prossimi ai limiti di guardia. Le precipitazioni anomale, come i picchi di 300 millimetri caduti in pochi giorni al Nord, hanno colpito terreni secchi per la storica siccità del 2017 che si è classificato in Italia come l’anno piu’ asciutto dal 1800, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.

“Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro” precisa l’associazione. “Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche nevicate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola”.

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