Cronaca

Zucchi punta sull'olio sostenibile per conquistare Usa, Giappone e Danimarca

L’azienda cremonese Oleificio Zucchi punta al Giappone, agli Usa e alla Danimarca con un nuovo olio extravergine sostenibile. Il vice presidente, Giovanni Zucchi, lo racconta in un’intervista apparsa su Repubblica, in cui spiega come l’azienda voglia rafforzarsi presentandosi al mondo con un prodotto che faccia la differenza.

Questo nuovo prodotto è tracciabile grazie al Qr Code che compare sulla confezione. L’azienda gatantisce che le olive utilizzate vengano coltivate garantendo “il controllo del consumo di acqua ed energia e limitando l’uso di fitofarmaci”.

Insomma, anche nei prodotti che finiscono sui banchi del supermercato bisogna inseguire la qualità. “Oggi invece l’extravergine viene venduto quasi a un prezzo di costo nei supermercati, attraverso iperpromozioni” ha detto ancora Zucchi a Repubblica. Come distinguersi dunque? Con un disciplinare per certificare la sostenibilità della produzione.

L’azienda, ha rivelato il vice presidente, ha comunque ancora come principale canale di business l’olio venduto sfuso all’industria dolciaria e del sottolio, che vale più della metà del fatturato (circa 105 milioni di euro), grazie specialmente alle vendite di olio di semi. Quasi un’altra metà del fatturato è invece rappresentato dall’olio venduto al consumatore finale.

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