Cronaca

Licenziamento capotreno, reazioni politiche: 'Decisione folle, Trenord lo reintegri'

Arrivano le prime reazioni del mondo della politica sul licenziamento di Giordano Stagnati, 25 anni, cremonese, di professione capotreno, licenziato da Trenord per aver insultato un passeggero senegalese che lo aveva aggredito e rapinato. L’episodio è accaduto il 23 settembre scorso sul treno in viaggio da Brescia verso Cremona. L’ex dipendente, secondo Trenord, ha tenuto un comportamento “non consono alle mansioni proprie della sua figura professionale e della nostra Azienda che Lei comunque rappresenta mentre indossa l’uniforme aziendale ed esercita funzioni di incaricato di pubblico servizio per conto di Trenord”.
“Inaccettabile il licenziamento del capotreno”, ha fatto sapere, attraverso una nota, Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione Lombardia. “Ho presentato in Regione una mozione urgente per chiedere all’assessore Sorte di intervenire con Trenord, che in questo frangente ha preso una decisione assolutamente sbagliata. Non solo i controllori e i capitreno vengono regolarmente aggrediti e insultati da immigrati e gang, ma adesso vengono pure licenziati se reagiscono e si difendono: è assurdo”. D’accordo con De Corato si è dichiarato anche il collega cremonese di partito Marcello Ventura.

Sulla stessa linea anche la Lega Nord, con le dichiarazioni del capogruppo e del vice capogruppo della Lega Nord al Pirellone, Massimiliano Romeo e Fabio Rolfi. “Troviamo a dir poco scandaloso il licenziamento di Giordano Stagnati, spintonato, preso a sberle e derubato del palmare di servizio da un senegalese privo del biglietto lo scorso 23 settembre”. “Nella concitazione del momento”, scrivono Romeo e Rolfi, “i toni hanno sicuramente superato certi limiti, ma giudicare la situazione solo da questo, non tenendo minimamente conto dell’aggressione, della violenza e del’arroganza di questo delinquente senegalese, appare folle e privo di ogni logica e certamente non giustifica una sanzione così sproporzionata verso il capotreno in questione. Più in generale non si può non considerare il contesto e l’esasperazione in cui queste persone sono costrette a lavorare ogni giorno, con gente che non paga il biglietto, che risponde in maniera strafottente e, quando va male, reagisce anche in modo violento contro chi si trova a dover fare il proprio mestiere.
Scriveremo una lettera ai vertici di Trenord perché questa decisione, assolutamente vergognosa, sia rivista nell’immediato con il reintegro di Stagnati nelle sue mansioni”. “Se non ci saranno passi indietro da parte dell’azienda”, concludono Romeo e Rolfi, “chiederemo alla Giunta regionale di prendere adeguati provvedimenti”.

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