Cronaca

Inaugurato a Cremona l'anno accademico dell’Università degli Studi di Brescia

Si è svolta stamattina, per la prima volta nella sede di Cremona, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università degli Studi di Brescia 2017/2018 per le attività didattiche dei Corsi di Studio delle Professioni Sanitarie: Infermieristica e Fisioterapia (Asst di Cremona) e Assistenza sanitaria (Ats della Val Padana).

La cerimonia molto suggestiva e coinvolgente è stata moderata da Camillo Rossi (direttore generale dell’Asst di Cremona) che ha spiegato “E’ un onore ospitare per la prima volta a Cremona l’inaugurazione delle attività didattiche dell’Anno Accademico 2017-2018 dell’Università degli Studi di Brescia, di cui l’Asst è sede distaccata per i Corsi di Studio di Infermieristica e Fisioterapia. Un evento dal valore simbolico forte, auspicio fiducioso per il futuro professionale e personale delle giovani matricole”.

“In questa fase storica di riorganizzazione della sanità lombarda – che pone giustamente al centro i nuovi bisogni assistenziali determinati dall’invecchiamento progressivo della popolazione e dall’aumento dell’aspettativa di vita – i temi della cronicità e della fragilità divengono imperanti – ha affermato Rossi. E’ in tale dimensione che il gesto di cura si fa luogo di incontro e accadimento; un luogo che richiede, ogni giorno, agli operatori della salute di essere parte di un tempo fatto di contraddizioni sociali, economiche, culturali. Una professione, quella d’infermieri e fisioterapisti, che è fatica e bellezza al contempo; ponte vitale di relazioni fra persone (curante e curato) ugualmente vulnerabili”.

A seguire l’intervento del sindaco Gianluca Galimberti: “Oggi più che mai la cura della persona deve rispondere a un modello assistenziale che si colloca nella relazione – per rispondere ai mondi della fragilità – ha spiegato Galimberti. Sono i saperi e la conoscenza a determinare il futuro di un territorio, per questo vi ringrazio per la vostra presenza a Cremona”.

Il direttore generale dell’Ats della Val Padana, Salvatore Mannino ha sottolineato l’importanza di un Corso di Studio per Assistenti Sanitari che oggi, grazie alla riforma sanitaria regionale, vede nel territorio allargato di Cremona e Mantova nuove opportunità per fare rete e cerare alleanze portatrici di uno scambio culturale proficuo e altamente formativo. “Un Corso di Laurea che offre una formazione orientata alle attività di prevenzione e di promozione della salute che risponde ai molteplici e nuovi bisogni di sanità pubblica. Una realtà accademica perfettamente inserita ed integrata nel contesto della nostra Agenzia, in continuo dialogo con essa in termini di risorse umane e contenuti”.

Molto apprezzato il video messaggio inviato dall’assessore Giulio Gallera che ha manifestato il suo personale augurio agli studenti, mettendo l’accento sul ruolo fondamentale delle professioni sanitarie e degli operatori che si prendono cura della persona e delle sue fragilità. “Abbiamo bisogno di formare dei giovani che siano in grado di interpretare le sfide dei nuovi tempi” ha dichiarato Gallera, che ha ringraziato il Rettore e l’Università degli Studi di Brescia per aver scelto di inaugurare l’Anno Accademico anche nella sede di Cremona.

Pregnante l’intervento del rettore, prof. Maurizio Tira: “Per la prima volta l’Università apre ufficialmente le attività didattiche anche nella sede di Cremona. È il segnale della volontà dell’Ateneo di ribadire la propria disponibilità ad essere presente con continuità con i corsi delle Professioni Sanitarie nella sede decentrata dell’importante capoluogo di provincia. Gli studenti sono parte di una comunità; una comunità educante fatta di uomini e donne di cui il mondo ha bisogno. Anche per questo faremo in modo che l’apertura dell’Anno Accademico diventi tradizione anche per la sede di Cremona” – ha concluso Tira.

Lezione magistrale del presidente del Corso di Studio in Infermieristica Paolo Carlo Motta, che ha illustrato il carattere tecnico, relazionale ed educativo dell’assistenza nelle professioni sanitarie, affermando che non esiste qualcosa che sia solo tecnico, educativo o relazionare, ma come la commistione dei tre caratteri sia il fondamento della professione. Motta ha parlato del valore dello sviluppo tecnico nelle professioni sanitarie e il positivo giudizio sui progressi da esso derivanti nella relazione di cura: è sempre l’operatore a orientare l’uso della tecnologia.

Alessandro Bertoglio – studente del 3° anno di Infermieristica – ha portato la sua testimonianza esperienziale a nome degli studenti. Il suo intervento ha messo in risalto il ruolo importantissimo del tirocinio – che accompagna tutto il percorso di studio e consente di capire le proprie attitudini alla professione. Il riconoscimento delle persone di cui ci prendiamo cura – ha concluso – è il motore che alimenta il nostro desiderio di conoscenza e ci consente di superare anche le difficoltà di un corso di laurea molto impegnativo”.

“L’apertura dell’anno accademico significa riconoscimento di saperi e competenze delle professioni sanitarie – ha concluso Rossi – che nella sede di Cremona riguardano complessivamente 286 studenti per un totale complessivo di 3.600 ore di tirocinio; 125 docenti, 291 tutor, 24 tutor clinici e 6 tutor professionali. Figure che, insieme, contribuiscono a rendere unico il percorso di studi di ciascun corsista, con l’obiettivo di prendersi cura della persona”.

Al termine della cerimonia il Rettore insieme a Stefania Telli (sorella di Roberto) ha consegnato il premio Roberto Telli per la miglior tesi in fisioterapia dell’Anno Accademico 2016-2017 dal titolo “The effects of training with rewalk exoskeleton on quality of life and satisfaction in patients with spinal cord injury”, alle neolaureate Daisy Giacchetto e Giulia Zanola.

Fabio Tambani – in rappresentanza di Cassa Padana sostenitrice della Borsa di studio – ha ricordato Roberto Telli – studente virtuoso e sportivo di talento scomparso prematuramente nel 2008 – per le sue doti di generosità e volontà. A dieci anni dalla scomparsa, sono moltissime le tracce indelebili lasciate da Roberto alla comunità Cremonese. L’invito agli studenti? Essere generosi con la vita.

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