Lettere

Incidente ciclista-pedone,
Fiab si scusa
con la donna ferita

da Piercarlo Bertolotti - presidente Fiab Cremona

Egregio Direttore

l’incidente tra un ciclista “irrispettoso” ed un pedone in Corso Campi riporta alla pubblica attenzione i soliti due temi che da anni, ormai, affrontiamo con una certa regolarità: l’educazione ed il rispetto degli altri ed i danni che possono essere causati, seppur involontariamente, da un ciclista.

Il Codice della Strada autorizza il transito di biciclette nelle aree pedonali (art. 3 comma 2) ma prevede, all’art. 182 comma 4, che  “I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza”.

Questo tema è stato anche oggetto di un vivace dibattito in Consiglio Comunale qualche mese fa. Il Comune ha gli strumenti necessari per emettere ordinanze restrittive che vietino la circolazione ai ciclisti quando l’area pedonale è affollata più del solito in determinate occasioni, e proprio in quelle sarebbe utile anche un maggiore controllo da parte della Polizia Municipale.

Tutto riconduce alla “buona educazione” perché i ciclisti sono “ospiti” nelle aree pedonali e devono portare massimo rispetto all’unico utente della strada più debole di loro: il pedone.

Proprio per ribadire questi concetti, FIAB Cremona ha provveduto a stampare oltre 5.000 copie di un vademecum sui perché di una convivenza spesso difficile tra i ciclisti e gli altri utenti della strada. La guida verrà presto regalata a tutti gli alunni delle scuole primarie di Cremona, Crema e Casalmaggiore oltre che distribuita in occasione di eventi di sensibilizzazione che stiamo studiando unitamente alla Polizia Municipale.

L’altro tema è quello dell’assicurazione. E’ raro che un ciclista possa provocare danni gravi ma, anche in questo caso da anni cerchiamo di sensibilizzare le persone invitandole a dotarsi di una formula assicurativa di Responsabilità Civile, semplice e di pochi euro ma che le metta al riparo da qualsiasi rischio. Assicurazione che è compresa nella quota associativa di Fiab, valida tutti i giorni dell’anno ed in tutta Europa.

Molto dispiaciuto e decisamente contrariato per ciò che è accaduto, desidero esprimere le scuse alla Signora, mie personali oltre a quelle di FIAB Cremona, augurandole una guarigione in tempi brevi e senza altre conseguenze, invitando tutti ad un maggior rispetto e senso civico senza fare levate di scudi contro i ciclisti.

 

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